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L’evento Google I/O, aperto nella giornata di ieri con la presentazione dei nuovi

A cosa serve il Nexus Q
Definito dal colosso delle ricerche «il primo media player per lo streaming in chiave social», il Nexus Q può essere inoltre collegato ad un apparecchio televisivo (mediante uscita HDMI) oppure a degli speaker (mediante cavo jack) per arricchire ulteriormente l’esperienza d’uso multimediale. Per comandare tale device è sufficiente possedere uno smartphone, oppure un tablet, basato su Android, quantomeno in versione 2.3, grazie ad un’apposita applicazione. L’attributo social, invece, deriva dalla possibilità di collaborare con i propri amici alla creazione di vere e proprie playlist musicali, condividendo i brani a disposizione.
Dal punto di vista hardware, il Nexus Q è animato da un microprocessore OMAP 4460, di tipo dual-core (ciascuno dei quali con frequenza di clock pari ad 1.5 GHz) e basato su di un’architettura ARM Cortex A9. La gestione delle elaborazioni grafiche è affidata al chip SGX540, mentre la memoria RAM installata nel dispositivo ammonta ad 1 GB. Sono 16, invece, i GB per lo storage locale mediante supporto realizzato in tecnologia flash. Sul fronte connettività, poi, oltre all’indispensabile Wi-Fi 802.11 b/g/n figurano anche il Bluetooth e la Near Field Communication. L’OS preinstallato, invece, non può che essere Android, nella sua incarnazione 4.0 Ice Cream Sandwich.
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A differenza di diverse altre soluzioni disponibili sul mercato e collocabili grosso modo nella stessa categoria del nuovo prodotto targato Google, il Nexus Q si contraddistingue anche per la possibilità per gli utenti di eseguire operazioni di hacking a piacere al fine di scoprirne nuove possibilità d’uso oppure realizzare operazioni di vario tipo, come sottolineato anche dall’azienda durante la presentazione sul palcoscenico della conferenza I/O. A tal fine è stato predisposto un ingresso Micro USB, utile per collegare il dispositivo ad un PC o altri strumenti.
Il Nexus Q di Google sarà disponibile entro tre settimane negli Stati Uniti, ad un prezzo di vendita significativo: la società di Mountain View ha infatti deciso di distribuirlo ad un costo di 299 dollari per unità, seguendo un approccio decisamente diverso da quello che ha condotto il gruppo ad immettere sul mercato il tablet Nexus 7 ad un prezzo di 199 dollari.
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