Netflix sbarca in Giappone in autunno

Netflix ha annunciato lo sbarco in Giappone per il prossimo autunno, con programmazione speciale e uffici a Tokyo: nessun piano, ancora, per l'Italia.
Netflix sbarca in Giappone in autunno
Netflix ha annunciato lo sbarco in Giappone per il prossimo autunno, con programmazione speciale e uffici a Tokyo: nessun piano, ancora, per l'Italia.

Continua l’espansione di Netflix, il leader dello streaming mondiale, ben oltre i confini degli Stati Uniti. E dopo aver conquistato parte d’Europa, Italia purtroppo esclusa, il colosso a stelle e strisce è pronto per l’Oriente. La società ha infatti annunciato la disponibilità in Giappone a partire dal prossimo autunno.

L’annuncio è apparso sul sito dell’azienda, per una conferma così ufficiale: Netflix arriverà in Giappone entro la fine dell’anno. Si tratta di un mercato particolare per tutti i distributori di film e serie TV, poiché i confini nipponici sono sempre precursori dei tempi nonché dotati di gusti del tutto singolari. E, sarà forse proprio per questo motivo, il colosso dello streaming ha già promesso un nugolo ben nutrito di animale e produzioni televisive autoctone, a cui si aggiungeranno i prodotti ormai cult come “Marco Polo”, “Orange Is The New Black” e “House Of Cards”. Spazio quindi anche ai film di fantascienza e azione, molto popolari nel Sol Levante, come “Daredevil”.

La mossa di Netflix si aggiunge ai precedenti sul global rollout entro il 2016 dove, purtroppo, manca ancora l’Italia. Prima di giungere in Giappone, infatti, il colosso sbarcherà in Australia e in Nuova Zelanda, i due primi mercati scelti per l’espansione del 2015. Reed Hastings, CEO di Netflix, ha così commentato l’iniziativa:

Con la sua ricca cultura e le celebrate tradizioni creative, il Giappone è un componente critico nel nostro piano verso l’interconnessione delle persone nel mondo alle storie che amano.

Oltre ad aprire le porte dello streaming, Netflix porterà alcuni dei suoi uffici in quel di Tokyo, per ottimizzare i rapporti con i produttori locali. Il bacino di utenti asiatici si andrà così ad aggiungere ai 57 milioni di abbonati che, in quasi 50 nazioni del mondo, già godono della comodità dello streaming domestico. E lo Stivale? Al momento, nonostante continui rumor che si sono susseguiti nel corso dell’ultimo anno, non vi è traccia di esplicite strategie tricolore. Il mercato dei diritti italiani pare essere infatti complesso, forse anche per lo stesso leader di settore.

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