La disputa tra Netflix e Cannes sembra essere sempre più lontana da una possibile risoluzione. A seguito dell’esclusione della piattaforma di streaming dal concorso, il gruppo starebbe infatti pensando di escludere ogni film di propria produzione dalla kermesse, con un impatto enorme per registi e case cinematografiche. È quel che riporta il The Hollywood Reporter in un intervento, sebbene dall’azienda non giunga alcuna conferma in merito.
La querelle è cominciata lo scorso anno, quando
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ha partecipato all’edizione 2017 del Festival di Cannes con il lungometraggio Okja. Tra alcuni registi partecipanti e gli organizzatori è esplosa la polemica, poiché il film è stato reso disponibile dalla piattaforma di streaming il giorno stesso della proiezione alla kermesse, senza quindi una
distribuzione cinematografica. Molti i pareri da personaggi autorevoli sulla questione, con
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contrario all’ammissione del servizio al concorso e Will Smith, invece, favorevole. Qualche mese più tardi, l’esclusione definitiva: le produzioni Netflix non saranno ammesse all’edizione 2018 della kermesse, la cui pianificazione è attesa per il 12 aprile.
Gli organizzatori, infatti, hanno introdotto l’obbligatorietà della distribuzione nelle sale francesi per poter partecipare al Festival. Un fatto che limiterebbe fortemente Netflix, poiché la legge francese obbliga ad attendere tre mesi prima di poter rendere disponibile in streaming una pellicola proiettata al cinema. Secondo quanto riferito dal The Hollywood Reporter, in risposta a questa misura Netflix potrebbe decidere di escludere qualsiasi proprio film da
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, con un impatto notevole sui registi e le case cinematografiche con cui collabora. Non è però tutto, poiché si ipotizza anche un eventuale rifiuto, seppur l’indiscrezione appaia assai remota, di voler acquistare i
diritti streaming delle pellicole altrui presenti alla kermesse. Le stesse fonti raccolte dal magazine statunitense, tuttavia, parlano di un percorso in divenire: nulla sarebbe stato deciso, anche se pare abbastanza chiaro che Netflix non voglia rendere disponibili i propri titoli nelle sale, a meno che non possa fruire di un lancio streaming contemporaneo.
Così come Fortune sottolinea, d’altronde, la posizione di Reed Hastings è chiara: in merito all’esperienza di visione al cinema, ha di recente sottolineato come l’unica innovazione occorsa negli ultimi 30 anni siano "i popcorn più saporiti".
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