Nascono più iPhone che bambini

Ogni giorno nascono più iPhone che bambini e qualcuno decide immotivatamente di accusare Apple del calo della natalità.
Nascono più iPhone che bambini
Ogni giorno nascono più iPhone che bambini e qualcuno decide immotivatamente di accusare Apple del calo della natalità.

Tra le varie notizie curiose che invadono il mondo di Cupertino, non si può certo tralasciare una simpatica statistica: ogni giorno al mondo “nascono” più iPhone che bambini. Si tratta ovviamente di un dato pensato per sollevare ilarità, considerato come si tratti di due elementi statistici fra di loro inconfrontabili data la loro diversa natura.

Tuttavia pare che nell’ultimo quarto fiscale, quando ben 37 milioni di iPhone sono stati venduti, il tasso di natalità non sia rimasto al passo. Ogni giorno, infatti, sono stati acquistati 377,900 esemplari di iPhone 4S, iPhone 4 e iPhone 3GS, contro i “soli” 371,000 neonati venuti alla luce in tutto il globo. Continuando per questa strampalata inferenza, si potrebbe sottolineare non solo come nel 2011 virtualmente sia stato prodotto un iPhone per ogni nato, ma addirittura vi potrebbero essere 7.000 cyber-pargoli con due dispositivi a testa.

Sul Web la notizia, lanciata via Twitter da Luke Wroblewski di Mobile First e ripresa da The Next Web e da Cult Of Mac, ha sollevato sia simpatia che proteste, queste ultime forse del tutto immotivate. Non sono in pochi, infatti, gli utenti da social network a essersi lanciati in singolari e inverosimili accuse contro Apple, tacciata di aver scardinato le priorità della vita svilendo la dignità dell’essere umano, di aver distrutto la moralità del globo e di disincentivare la natalità, anche se stranamente la gettonatissima argomentazione dei Maya in questo frangente non è stata riciclata.

A essere sinceri, si tratta di motivazioni che non possono far altro che stimolare un sorriso, perché evidentemente qualcuno non ha colto la nota di colore con cui la news stessa è stata caratterizzata. Appare scontato come iPhone e un nuovo nato siano due investimenti diversi e nemmeno fra loro comparabili, anche perché il melafonino non richiede nove mesi di gestazione e nemmeno un fondo risparmi cospicuo affinché gli sia garantita l’iscrizione all’università in età adulta. E nonostante risulti vera l’influenza di Cupertino sugli stili di consumo, di certo nulla può agire per modificare a piacimento il tasso di natalità del pianeta.

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