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Dal Giappone
L’idea non è nuova: già la JVC aveva
L’idea alla base della novità è che i due strati sono separati da una pellicola semi-riflettente che non lascia passare il laser blu, non consentendogli quindi di penetrare a quel secondo livello dove invece passa indisturbato il laser rosso del DVD tradizionale. La compagnia afferma che dai primi test effettuati su 64 diversi lettori in commercio la tecnologia risulta compatibile nel 99% dei casi.
La speranza è che il Code Blue stimoli le vendite che non sono mai decollate da quando il formato Blu Ray è rimasto il solo sul mercato. Nonostante l’inclusione di un lettore a raggio blu nella diffusissima Playstation 3, lo stesso i dischi in alta qualità non si vendono. Colpa dei prezzi, colpa della scarsità di televisiori HD in grado di concretizzare il vantaggio dell’alta definizione ma colpa anche di un beneficio (la maggiore qualità) che raramente viene percepito come tale dai consumatori.
Code Blue è al momento disponibile unicamente in Giappone dove sarà usato per la prima volta per vendere una serie televisiva di successo indirizzata ad un pubblico giovanile. Il prezzo per i 4 dischi del set è di 400 dollari (contro i 260 dollari dell’edizione in 7 DVD standard) per un totale di 534 minuti di contenuto. Non una cosa esattamente economica.