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Il mondo del trasporto on demand non è solo Uber, il controverso servizio californiano, ma ci sono alcune realtà in pieno sviluppo che usano gli stessi strumenti ma hanno un obiettivo completamente diverso: invece di proporre un’alternativa ai tassisti li coinvolge. Due fra le più importanti, MyTaxi e Hailo ora diventano una cosa sola: la nuova società, sempre con marchio MyTaxy avrà sede ad Amburgo, da dove lancia una sfida a un mercato europeo e mondiale molto interessante.
Con 70 milioni di passeggeri e 100 mila tassisti registrati in oltre 50 città di 9 paesi, MyTaxi-Hailo diventa l’Applicazione per la prenotazione dei taxi. La casa madre è stata fondata nel giugno del 2009 da Niclaus Mewes e Sven Külper e, dopo uno sviluppo iniziale in sei città tedesche e successivi miglioramenti tecnologici, la società è stata acquisita nel 2014 dalla
Grandi novità. Siamo lieti di annunciare che mytaxi e Hailo uniscono le forze. Tutti i dettagli nel nostro blog: https://t.co/bKCEblBqnE
— FREE NOW Italia (@FreeNow_IT) July 26, 2016
L’appplicazione che piace ai tassisti
Perché due società concentrate su aree diverse hanno interesse a fondersi? Per rispondere a una tendenza che nel giro di pochissimo tempo si è fatta notare, dopo le molte polemiche attorno a Uber. Il successo di
Rispetto ai servizi online forniti dai diversi consorzi di radiotaxi a livello nazionale, queste applicazioni hanno dalla loro il fatto che il tassista si gestisce da solo e sfrutta anche l’internazionalità. Con un’app di questo tipo il tassista punta sulla trasparenza degli algoritmi ma non rinuncia a quella delle tariffe, fissate dal comune (quindi nessun paragone con Uber) e in più gioca la sua reputazione cliente per cliente. Una sorta di tripadvisor dei taxi che si impone particolarmente nelle città turistiche: per un tassista romano ad esempio è comodo sapere che i clienti che provengono da altri paesi hanno già l’applicazione sul cellulare automaticamente tradotta. Si aggiunga il colloquio a tutti i candidati, cosa molto apprezzata, e si capice come questo tipo di app venga vissuta in modo molto diverso rispetto ad altre.
Due grandi città, una sola App: prova #mytaxi a Milano e Roma, è comodo e veloce! Download: https://t.co/2sUkdgvGZ9 pic.twitter.com/HQYblS1Q2o
— FREE NOW Italia (@FreeNow_IT) July 20, 2016
Ovviamente è anche meno dirompente sul mercato, non trasforma chiunque in un tassista, non è sharing in nessun modo. Fa una cosa differente: non stravolge il mercato, col rischio, come avvenuto per alcuni prodotti di Uber, di essere accusati di concorrenza sleale, ma cambia le modalità con cui i tassisti si approcciano alla clientela, cioè innova. La forza di questa nuova società è dunque nella formula e nella tecnologia affidabile, ma con un tocco di marketing vecchio stile. Nel mese di giugno i cittadini romani hanno speso la metà della tariffa grazie ad uno sconto, proposto da Mytaxi. Soltanto apparente la contraddizione con la tariffa fissa dei tassisti: per loro infatti non cambiava nulla, era la società dell’applicazione a mettere la differenza risparmiata dal passeggero.