MyBoxMan, social delivery: intervista Umar Rehman

Un'intervista a Umar Rehman, responsabile del progetto di social delivery MyBoxMan, in occasione dell'AppLink Mobility Challenge organizzato a Berlino.
MyBoxMan, social delivery: intervista Umar Rehman
Un'intervista a Umar Rehman, responsabile del progetto di social delivery MyBoxMan, in occasione dell'AppLink Mobility Challenge organizzato a Berlino.

Le previsioni parlano chiaro: sempre più persone vivranno all’interno delle città, vi risiederanno e si sposteranno nel contesto urbano per lavorare. Non si tratta certo di una tendenza innescata negli ultimi anni né tantomeno negli ultimi decenni, ma che oggi più che mai spinge a trovare soluzioni tali da poter risolvere i problemi che inevitabilmente sorgono in tema di mobilità.

Se ne è parlato nei giorni scorsi a Berlino, con Ford, in occasione dell’iniziativa AppLink Mobility Challenge rivolta agli sviluppatori di terze parti e finalizzata a trovare idee, progetti e spunti innovativi per immaginare nuovi modi di viaggiare nelle reti stradali cittadine. Le soluzioni giungono da intuizioni come quella di FretBay, società francese che lo scorso anno si è aggiudicata l’edizione del contest andata in scena a Dublino. Abbiamo avuto modo di discuterne con uno dei fondatori, Umar Rehman, Director Business Development attualmente al lavoro sull’applicazione MyBoxMan dedicata al social delivery. Ecco cosa ci ha raccontato.

Umar Rehman, Director Business Development di MyBoxMan

Umar Rehman, Director Business Development di MyBoxMan

Intervista a Umar Rehman

Parlami della vostra applicazione.

Si chiama MyBoxMan ed è un’applicazione di social delivery per la consegna di piccoli pacchi in ambito urbano. Serve per muovere la merce dal punto A al punto B basandosi su una community. Essenzialmente, è la community stessa che prende in carico la missione di consegnarla.

Tutti possono occuparsi della consegna?

Tutti possono farlo. Funziona così: se c’è un pacco di piccole dimensioni che vuoi consegnare ad un amico o un familiare, crei la missione sull’app e il sistema trova automaticamente le persone che si stanno muovendo nella stessa direzione e che possono occuparsene, se lo desiderano. Chi accetta raggiunge il punto del ritiro, prende la merce e la porta a destinazione. Il tutto in modo sicuro.

C’è modo di controllare il processo?

Sì, con il tracking in tempo reale, attraverso l’applicazione. È anche possibile comunicare in qualsiasi momento con chi se ne sta occupando, via chat o attraverso una telefonata.

Dove è nato il progetto?

In Francia, siamo un piccolo team di Parigi che si chiama FretBay, creato nel 2008.

Siete dunque stati una delle prime startup operanti nell’ambito della mobilità.

Sì. Ora ci occupiamo di social delivery, ma in passato siamo stati i primi in Europa ad essere integrati nel sistema di eBay per la consegna delle merci più pesanti, ad esempio i mobili.

Cosa mi potrebbe spingere ad accettare la missione di consegnare un pacco dal punto A al punto B attraverso la vostra app?

Innanzitutto guadagni, poi ottimizzi il tuo viaggio. Sappiamo che oltre la metà delle persone vive nelle aree urbane e la quota continuerà a crescere fino al 2050. Questo creerà problemi nei trasporti, a partire dal traffico per arrivare all’inquinamento.

Dal punto di vista economico, se guidi un’auto o ti muovi in bicicletta, puoi portare con te un pacco di piccole dimensioni e guadagnare.

Come viene stabilito il prezzo del servizio?

In base a diversi fattori, ad esempio se si utilizza un’automobile o una bicicletta. In ogni caso, è più economico rispetto ad una spedizione tradizionale. In Francia lo si utilizza anche per la consegna del cibo e dei fiori.

Screenshot per l'applicazione MyBoxMan

Screenshot per l’applicazione MyBoxMan

Quanto impiega una spedizione ad arrivare?

È davvero veloce, poiché dipende dalla community. Gli iscritti sono sempre di più. A Parigi, ad esempio, si ottiene una risposta con un’attesa media di cinque o dieci minuti.

Descrivici il funzionamento in pochi passaggi.

Basta pubblicare la propria missione, scegliendo il punto di partenza e quello di arrivo. Il sistema cerca poi chi è disposto ad accettarla e mostra il costo del servizio.

Come è iniziata la collaborazione con Ford?

Abbiamo portato la nostra idea ad un contest come quello di oggi, organizzato lo scorso anno a Dublino. E abbiamo vinto. Lì abbiamo incontrato Bill Ford, che ha apprezzato il progetto e ci ha permesso di collaborare con loro. Così abbiamo potuto ottenere tutte le certificazioni previste dagli standard di sicurezza dell’industria automobilistica, a partire da quelli per la tutela della privacy.

MyBoxMan sarà integrata nei veicoli?

Sì, sarà integrata a partire dal prossimo anno nelle vetture con tecnologia SYNC 3, come annunciato dal CEO di Ford al Mobile World Congress di Barcellona. Il servizio è stato mostrato in occasione del lancio della nuova Kuga. Oggi l’applicazione è approvata e certificata per l’installazione sui veicoli Ford.

L’app è disponibile per Android e iOS?

Sì.

Arriverà anche in Italia?

È in programma l’espansione sia in Europa che negli Stati Uniti. Il primo step riguarderà la Francia, a partire dalla zona di Parigi.

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