Musicassette: crescita record nel Regno Unito

Confermata la crescita del 112% per le musicassette nel Regno Unito, annunciata qualche mese fa, con tendenze interessanti per i due primi mesi del 2018.
Musicassette: crescita record nel Regno Unito
Confermata la crescita del 112% per le musicassette nel Regno Unito, annunciata qualche mese fa, con tendenze interessanti per i due primi mesi del 2018.

Giungono nuovi e promettenti dati sul ritorno delle musicassette, un formato considerato defunto e invece capace di risollevarsi nel corso del 2017. Dopo i promettenti trend rilevati negli Stati Uniti e a livello internazionale, con un aumento del 35% su base annua, un piccolo record proviene dal Regno Unito: negli ultimi dodici mesi il mercato britannico è infatti cresciuto a tre cifre.

Il fenomeno di rinascita della musica su nastro è certamente esemplificativo dell’effetto nostalgia che, almeno sul fronte della tecnologia, si vive in questi anni. Il percorso sembra però essere assai diverso rispetto a quello del vinile: mentre 33 e 45 giri oggi sono entrati di diritto fra i formati fisici più venduti, le cifre per le musicassette rimangono ancora abbastanza esigue.

Così come già accennato nelle scorse settimane, negli Stati Uniti la vendita di cassette è cresciuta del 35% su base annua, per un totale di 174.000 copie distribuite, contro le 129.000 del 2016. Pochi giorni fa sono stati rivelati anche i dati per il Regno Unito, con un’incredibile crescita del 112% rispetto al 2016, con circa 20.000 copie vendute. Non accadeva praticamente dal 2006, quando gli utenti britannici avevano comprato 21.019 nastri. Per paragone, l’Official Uk Charts Company aveva certificato, nel corso del 2012, solo 3.824 cassette. Ora sembra che questo trend sia pronto a una riconferma nel 2018, considerato come i primi due mesi dell’anno abbiano dimostrato una richiesta del tutto in aumento.

Oltre al già citato effetto nostalgia, il ritorno alle musicassette potrebbe essere dettato dalla necessità psicologica ed emotiva di riappropriarsi fisicamente della musica, dopo oltre un decennio di vero e proprio ascolto dematerializzato. Per quanto i file musicali e lo streaming possano risultare comodi, non rimandano all’utente l’idea di possesso di un album, né la possibilità di costruire una collezione che sia fisicamente tangibile. Questa ragione ha certamente spinto l’esplosione recente del vinile, un formato però avvantaggiato anche da una spesso elevata qualità d’ascolto, per le musicassette potrebbe però aggiungersi anche la comodità d’uso e la facilità di trasporto.

Una tendenza, quest’ultima, confermata anche da Serge Pizzorno dei Kasabian, una delle band che per prima ha approfittato del ritorno delle musicassette:

È bello avere un supporto fisico, vero? Per quanto sorprendente sia il mondo digitale, dove tutto fluttua nell’aria e si può sentire qualsiasi cosa in qualsiasi momento, si paga per qualcosa di cui non si ha in realtà il possesso.

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