Multa di 50 milioni di dollari per i leak Apple

La dichiarazione di bancarotta di GT Advanced svela parte del contratto stretto da Apple con i fornitori: una multa di 50 milioni di dollari per i leak.
Multa di 50 milioni di dollari per i leak Apple
La dichiarazione di bancarotta di GT Advanced svela parte del contratto stretto da Apple con i fornitori: una multa di 50 milioni di dollari per i leak.

La diatriba tra GT Advanced ed Apple, sfociata questo weekend in severe accuse da parte del produttore di pannelli in zaffiro, sta portando alla luce alcune interessanti informazioni sul tipo di accordo che Cupertino avrebbe stretto con i suoi fornitori. In particolare, pare esista un vincolo di contratto che impone il versamento di 50 milioni di dollari qualora il partner fosse implicato in leak di prodotti non ancora presentati. Sebbene la quota faccia riferimento solo a GT Advanced, non è da escludere che la Mela abbia inserito delle simili clausole anche nei contratti con gli altri fornitori della sua catena.

Stando a quanto riportato sui documenti presentati alle istituzioni a stelle e strisce, il contratto tra GT Advanced e Apple imporrebbe il pagamento di una multa di 50 milioni di dollari “per ogni evenienza” di leak su un prodotto inedito. Sebbene questa parte dell’accordo sia stata inserita un documento confidenziale non destinato alla pubblica divulgazione, la necessità di iscrizione al registro della bancarotta ha reso il tutto disponibile, anche alla stampa internazionale.

Quello della pubblicazione anzitempo di prodotti Apple, o di loro componenti, è un problema che assilla l’azienda di Cupertino ormai da anni. A pochi mesi dal lancio di un nuovo iPhone o di un rinnovato iPad, infatti, spuntano online versioni praticamente complete dei dispositivi, tanto da cancellare quell’effetto sorpresa su cui Cupertino vorrebbe puntare per conquistare i consumatori. L’esempio più palese è solo di poche settimane fa: i nuovi iPhone 6 sono stati svelati con diversi mesi d’anticipo rispetto all’evento ufficiale dello scorso settembre. È quindi comprensibile che l’azienda voglia tutelarsi, anche con clausole molto restrittive di contratto, non a caso da GT Advanced non è trapelata alcuna indiscrezione. Basti pensare ad Apple Watch: l’orologio intelligente è rimasto ben nascosto fino al momento della sua presentazione.

Le informazioni oggi emerse sono solo la punta dell’iceberg di quel che verrà diramato nei prossimi giorni, quando le complete motivazioni di GT Advanced saranno rese pubbliche. La dichiarazione di bancarotta la scorsa settimana ha stupito la stessa Apple, dopo un contratto da 578 milioni di dollari e due impianti costruiti negli Stati Uniti lo scorso anno. Sul destino degli iDevice che includono supporti in zaffiro, invece, non è ancora dato ben sapere.

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