MS Office 2007 non è conforme a OOXML

La suite di applicativi per la produttività di Microsoft non è compatibile con il nuovo standard OOXML, proposto proprio da Redmond. Il timore dell'ISO è che il colosso dell'informatica si rifiuti di aggiornare Office per renderlo nuovamente compatibile
La suite di applicativi per la produttività di Microsoft non è compatibile con il nuovo standard OOXML, proposto proprio da Redmond. Il timore dell'ISO è che il colosso dell'informatica si rifiuti di aggiornare Office per renderlo nuovamente compatibile
MS Office 2007 non è conforme a OOXML

I documenti prodotti con la suite di applicativi Microsoft Office 2007 non sono conformi a OOXML, il formato per il quale Redmond ha da poco

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il riconoscimento come standard internazionale da parte dell’ISO. A

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è Alex Brown, responsabile dell’International Organization for Standardization per il monitoraggio dello standard OOXML. Stando alle dichiarazioni di Brown, i documenti creati con l’applicativo Word 2007 non avrebbero passato la rigida serie di prerequisiti imposti dal formato da poco divenuto ISO/IEC 29500.

La non perfetta compatibilità sarebbe causata da alcune particolari specifiche dello standard, recentemente modificate per rispondere ad alcune delle richieste formulate dall’ISO prima della definitiva approvazione di OOXML. La modifica di alcune parti del sistema avrebbero, dunque, reso incompatibili i file creati con Office 2007. La speranza di Alex Brown è che ora Microsoft provveda ad aggiornare la propria suite di applicativi per renderla pienamente compatibile, e coerente, con il tanto discusso formato OOXML.

Paradossalmente, Redmond potrebbe anche disattendere gli auspici dell’ISO, o soddisfarne le istanze solo parzialmente. Il colosso dell’informatica sembra, al momento, interessato a offrire ai propri clienti ampia versatilità pur limitando l’utilizzo dei propri formati da parte delle società concorrenti. Secondo numerosi analisti, il nuovo standard OOXML potrebbe fornire un importante apporto per superare l’attuale fase di stallo tra i formati tipicamente utilizzati per la produttività. Estendere la compatibilità ad altre piattaforme potrebbe arginare la crescente migrazione degli utenti verso piattaforme diverse da quelle prodotte da Redmond e tradizionalmente più aperte e versatili. Non rispettare pienamente il formato per cui si è chiesto il riconoscimento dello standard, da parte dell’ISO, potrebbe rivelarsi controproducente per Microsoft.

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