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La MPAA, cioè la Motion Picture Association of America, ovvero l’associazione che promuove e difende gli interessi delle grandi Major americane, chiede un giro di vite contro i portali di condivisione hosting, sollecitando di fatto una loro chiusura. Dopo il caso
Per le MPAA infatti, le attività di questi portali di file hosting solo per lo più illecite, favorendo la diffusione e scambio di materiale protetto da copyright.
Le accuse sono dunque sempre le stesse, ma i portali interessati non ci stanno e in particolare i vertici di Mediafire replicano alla MPAA che la loro attività è del tutto lecita e onesta e che da sempre hanno rimosso contenuti illeciti, qualora venisse loro segnalato.
Ma la MPAA ribatte, che da un loro recente studio, risulterebbe che per esempio il 90,2% di download effettuati sul portale Hotfile sarebbero tutti illegali. Tesi però subito smontata da un’altra ricerca che invece dimostrerebbe che proprio i dati proposti da MPAA non possono essere considerati validi perché estrapolati da un campione di utenti non rappresentativo.
Insomma, continua il braccio di ferro tra le grandi Major americane e i portali di file hosting rimasti superstiti dopo la "terremoto" Megaupload". La sensazione è che ne dibatteremo ancora molto a lungo.