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Microsoft ha pubblicato i risultati fiscali del Q2 del 2015 facendo segnare 5,6 miliardi di dollari di utile netto e 26,5 miliardi di dollari di fatturato. I ricavi sono aumentati dell’8% rispetto al trimestre dello scorso anno mente l’utile netto è sceso del 10%. A parziale giustificazione delle perdite, Microsoft sottolinea l’investimento ulteriore di 243 milioni di dollari spesi per l’integrazione e ristrutturazione della divisione mobile di Nokia acquistata lo scorso anno.
Dagli ultimi risultati fiscali di Microsoft emergono le buone performances degli smartphone Lumia e della linea Surface mentre appare oramai chiaro che la casa di Redmond non intende più puntare su Windows per fare soldi le cui perdite sono invece compensate egregiamente dalla forti entrate del settore cloud e server. Di particolare rilievo i risultati della linea Surface dove, grazie soprattutto al
Per quanto riguarda il settore intrattenimento, Microsoft ha dichiarato di aver venduto 6,6 milioni di console Xbox (sia Xbox 360 che
Continua il calo (-13%) delle entrate OEM che evidenziano ancora come il mercato dei computer sia in calo anche se secondo alcuni analisti potrebbe essere imminente una ripartenza. In particolare, le maggiori perdite si incentrerebbero nel mercato business dei computer e sulle licenze a basso costo per i computer venduti a studenti ed insegnanti. A provare a spingere il mercato dei PC nuovamente verso l’altro
Nel Q2, bene il settore mobile grazie soprattutto alla strategia di aver puntato sui dispositivi di fascia media con prezzi molto aggressivi. Microsoft ha infatti venduto 10,5 milioni di Lumia contro gli 8,2 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso con una crescita importante del 28%. Tuttavia, gli investimenti nel settore mobile hanno un costo ed infatti le entrate legate a Windows Phone sono calate del 61%.
Il settore cloud e server di Microsoft sono oggi il core business dell’azienda. I ricavi del settore server sono infatti saliti del 9%, mentre quelli legati al cloud addirittura del 116% soprattutto grazie ad Office 365, Azure e Dynamics CRM. Sul lato consumer, gli iscritti ad