Microsoft supporterà solo Internet Explorer 11

Microsoft supporterà solamente Internet Explorer 11 oltre ad Edge; la casa di Redmond terminerà il supporto delle vecchie release del browser a gennaio
Microsoft supporterà solo Internet Explorer 11
Microsoft supporterà solamente Internet Explorer 11 oltre ad Edge; la casa di Redmond terminerà il supporto delle vecchie release del browser a gennaio

Con l’avvento di Windows 10, Microsoft ha deciso di “pensionare” il vecchio browser Internet Explorer a favore del nuovissimo e molto più moderno browser Edge. Tuttavia, per venire in contro agli utenti aziendali, ha deciso di salvare momentaneamente Internet Explorer 11 ancora molto utilizzato negli ambienti enterprise. Nonostante questa eccezione, Microsoft prosegue nel suo lavoro di pensionamento del suo vecchio browser.

La casa di Redmond ha, infatti, ricordato che a partire dal 12 gennaio 2016 terminerà il supporto a tutte le release precedenti di Internet Explorer. Questo significa che tra un mese, Microsoft offrirà aggiornamenti di sicurezza solo per Internet Explorer 11. Questa scelta ovviamente non significa che le vecchie release del browser non potranno più essere utilizzate ma che non riceveranno più nessun tipo di aggiornamento. Mancando ogni forma di update, le vecchie release di Internet Explorer diventeranno molto presto “pericolose” da utilizzare in quanto saranno esposte a tutte le nuove vulnerabilità che saranno scoperte. In ambito enterprise il suggerimento è quindi quello di passare immediatamente a Internet Explorer 11 per evitare che i PC possano incorrere in problemi di sicurezza.

Questa scelta di terminare il supporto alle vecchie versioni di Internet Explorer appare una logica conseguenza della nuova strategia di Microsoft. L’attenzione è adesso tutta spostata su Windows 10 e su Edge, piattaforme che le aziende hanno già dimostrato di gradire molto. Il vecchio Internet Explorer 11 sarà di fatto mantenuto in vita solo sino a quando le aziende non avranno completato la migrazione verso le nuove piattaforme e servizi offerti dalla casa di Redmond. Tutto il vecchio ecosistema Microsoft sarà, dunque, progressivamente “rottamato”.

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