Microsoft, cambio in extremis sul ballot screen

Microsoft ha deciso di accontentare Google, Mozilla e Opera prevedendo all'interno del ballot screen anche le ultime richieste avanzate: i browser saranno elencati in ordine casuale (non alfabetico) ed all'interno di un box anonimo. Vicino l'accordo
Microsoft, cambio in extremis sul ballot screen
Microsoft ha deciso di accontentare Google, Mozilla e Opera prevedendo all'interno del ballot screen anche le ultime richieste avanzate: i browser saranno elencati in ordine casuale (non alfabetico) ed all'interno di un box anonimo. Vicino l'accordo

Microsoft sembra pronto a compiere l’ultimo sforzo per trovare il totale appoggio relativamente all’introduzione del cosiddetto “Ballot screen” su Windows. Anche le ultime richieste, infatti, potrebbero essere accolte per sgombrare il mercato da ogni dubbio ulteriore ed iniziare una nuova via di competizione che metta tutti i maggiori browser del mercato sullo stesso piano.

Tutto è iniziato con la denuncia di Opera Software e le multe dell’UE. Quando il cerchio attorno a Microsoft si è stretto definitivamente, il gruppo ha accettato di portare su Windows 7 il “ballot screen“, uno strumento il cui fine ultimo è quello di estromettere Internet Explorer da Windows in qualità di browser predefinito per alimentare le possibilità concorrenziali altrui. Il ballot screen è stato approvato dalla Commissione Europea, ma ha suscitato in seguito ulteriori perplessità per il valore intrinseco dei vari posizionamenti nell’elenco dei browser suggeriti agli utenti. Opera, Google e Mozilla in prima fila, Apple defilata in quanto gruppo potenzialmente avvantaggiato (l’iniziale di Apple permette a Safari di posizionarsi in testa ai browser nell’elenco).

La richiesta ultima di Opera, Google e Mozilla era sostanzialmente una: fare in modo che il ballot screen non utilizzasse l’ordine alfabetico dei produttori nello stilare l’elenco dei browser suggeriti. La proposta, al contrario, è stata quella di un ordine casuale, così che solo le scelte dell’utente potessero fungere da discriminante tra un prodotto ed un altro. Quando ormai il traguardo stava per essere tagliato, insomma, i detrattori hanno alzato nuovamente la voce. Ma Microsoft sembra ben disposta ad accontentare anche in questo ultimo particolare quanti hanno sollevato l’estrema ondata di contestazioni.

Il Ballot Screen proposto da Microsoft

Ballot Screen

Quel che trapela in queste ore è che l’accordo definitivo con l’UE potrebbe ormai essere prossimo. Questione di giorni. L’ultima variazione comprenderebbe tanto l’ordine di comparizione dei browser, quanto la grafica del ballot screen (reso maggiormente anonimo rispetto alla precedente grafica basata su IE).

Stando a quanto emerso, entro il 15 potrebbe giungere l’avallo definitivo ed il ballot screen potrebbe quindi comparire presto sancendo la fine definitiva di una vicenda lunghissima, iniziata virtualmente con la denuncia della RealNetworks per le accuse antitrust relative a Windows Media e terminata con il mondo dei browser pronti a schierarsi contro il leader IE. Per Neelie Kroes, attuale commissario antitrust della Commissione Europea, trattasi di una importante vittoria da mettere in curriculum nel momento in cui il commissario si appresta ad abbandonare i propri incarichi per ereditare la poltrona lasciata libera da Viviane Reding (passata alla Giustizia). L’antitrust europea sarà guidata a partire dal 2010 da Joaquim Almunia.

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