Microsoft BizSpark: vince Spreaker

Alla startup competition di Microsoft a Berlino vince un'applicazione italiana. Spreaker ha creato una podcast community.
Microsoft BizSpark: vince Spreaker
Alla startup competition di Microsoft a Berlino vince un'applicazione italiana. Spreaker ha creato una podcast community.

Microsoft ogni anno premia la migliore startup europea (includendo Israele e parte del medioriente) nel suo programma itinerante BizSpark. Quest’anno un’applicazione italiana, Spreaker (sede a Berlino ma sangue romagnolo) ha superato tutte le altre e durante la fase finale è risultata vincitrice. La sua idea forte è una community basata sulla produzione di podcast: webradio e dj hanno una vetrina tecnologica e sociale molto più ampia sia sul desk che sui cellulari.

Spreaker è un servizio di sharing digitale, orientato verso la musica ma non solo. È appena uscita la nuova release per iOS con nuovi feed e una nuova Home Page. La sua particolarità è che permette la registrazione di speaking e in generale di live audio in streaming, creando un broadcast già perfettamente ambientato sui social e sui device.
La giuria della manifestazione – a conclusione di un percorso di incubazione atto a strutturare le startup dando loro risorse tecniche e manageriali tramite Windows Azure e Microsoft Ventures – l’ha considerata la startup più promettente del continente.

BizSpark

BizSpark è un percorso di accelerazione d’impresa ideato da Microsoft e rivolto alle startup. Prevede quattro mesi di lavoro. Ogni anno la fase finale europea si tiene in una città diversa.

Da Bologna a Berlino passando dalla California

La storia di Spreaker è la tipica storia di una startup italiana vincente. Nata a Bologna grazie alla passione di quattro amici, ha fatto tutte le tappe: la creazione di una piattaforma web iniziale, le prime segnalazioni alle startup competition locali e nazionali, ben due round di investimento dei business angel di IAG. Poi il viaggio in California del founder, Francesco Baschieri, e infine il trasferimento nella capitale europea delle startup, Berlino. Dove ha ottenuto questo riconoscimento prestigioso. Webnews l’ha contattato nella capitale tedesca per commentare questa bella notizia:

Francesco, intanto complimenti. Definisci Spreaker in poche parole…

Grazie! Spreaker è uno studio di trasmissione radio che sta comodamente in tasca, uno strumento che permette di creare e condividere contenuti audio, in diretta o in differita. È stato usato da oltre due milioni di utenti fino ad oggi: si va dai giornalisti tech (ad esempio Robert Scoble, molto famoso in Silicon Valley) alle persone che protestano in Turchia o Egitto, dai fan club che parlano della squadra del cuore alle band che trasmettono i loro concerti dal vivo.

Nati a Bologna, poi in California, ora Berlino. Ha ancora senso dare una nazionalità a una startup, visto che la competizione sui mercati è globale? Oppure sentite che esiste, comunque, una creatività speciale nelle startup italiane, al netto delle difficoltà note?

Ci siamo sempre spostati per ragioni di mercato. Anche se siamo 12 italiani, tutti affiatati, non credo che la creatività o l’ingegno siano esclusivamente italiani. Ci sono buone idee ovunque e qualche volta – da bravi imprenditori – occorre fare scelte coraggiose come, nel nostro caso, spostare tutti quanti all’estero. Questo perché a mio avviso prima di tutto viene il bene dell’azienda e delle persone che ci lavorano. Quando ci sarà la possibilità di farlo, saremo i primi a tornare volentieri in Italia.

Che tipo di percorso prevede BizSpark?

Noi siamo dentro BizSpark plus che offre accesso gratuito a tecnologia Microsoft (Azure Cloud). Non abbiamo fatto incubatore o acceleratore come si potrebbe supporre. Microsoft ha come clienti le più grandi società del mondo ed ha un parco installato consumer (MSN, XBox, Windows, etc…) enorme e se – come promette – è interessata a mettere in contatto le proprie startup con i propri clienti allora ci sarà da divertirsi.

In cosa consiste questo premio e cosa vi attende in futuro?

Il premio fisicamente è una targa (un po’ pesante a dire il vero) e tutta la visibilità che ne deriva. Ora aspettiamo di lavorare ancora più a stretto contatto con Microsoft per fare crescere la nostra azienda dal punto di vista di utenti e fatturato.

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