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Spinti dal motto storico "più libri più liberi", la Fiera nazionale della piccola e media editoria cominciata oggi al PalaCongressi di Roma ha visto uno studio della Nielsen parlare delle vendite online dei libri, dando al web quel che forse nessuno pensava gli spettasse: il ruolo di primo protagonista.
L’indagine Nielsen presentata oggi a
#datiNielsen il canale più significativo per le vendite dei piccoli e medi editori? Sorpresa, le librerie online #piulibri13
— Daniela Poli (@danielapoli) December 5, 2013
Se però si vanno a controllare le vendite per generi e per destinatari, si nota come sia ancora forte il boom dei libri per bambini e della saggistica, una delle tendenze più robuste di questi anni nell’editoria italiana, e il canale più significativo per i piccoli – sorpresa – sono le librerie online. Al netto di Amazon, il canale su cui i piccoli e medi editori hanno il maggior peso (con esclusione della grande distribuzione) per un valore dell’11,9% sulle librerie online, il 9,9% su quelle indipendenti e per il 7,4% su quelle di catena. Uno specifico interessante, anche se Marco Polillo, presidente dell’AIE, gli editori italiani, non lo vede di buon occhio:
Lo spostamento verso l’online delle vendite dei piccoli editori potrebbe essere dovuto non solo da una maggiore familiarizzazione del pubblico alle vendite sul web ma anche – e questo sarebbe in prospettiva molto pericoloso – da un minore assortimento nelle librerie della produzione dei piccoli. Contrastante è anche ciò che riguarda i valori dei libri per bambini: è estremamente significativo che questo particolare mercato continui a essere in controtendenza rispetto a quello generale.
Il programma di #piulibri13 è pieno di sorprese: venite a scoprirle! http://t.co/Spa7mvxXfN
— Più libri più liberi (@piulibri24) December 5, 2013