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A circa un mese di distanza dall’ultimo
Un bug critico per la sicurezza era dovuto a un integer overflow presente nella libreria video Theora. In alcune circostanze, tale malfunzionamento avrebbe potuto consentire a un utente malintenzionato di causare un crash del software o di eseguire codice non autorizzato sfruttando un file video appositamente modificato. La patch interessa le versioni di Firefox dalla 3.5 in poi poiché le edizioni precedenti non comprendono direttamente tali capacità video. L’update da poco rilasciato da Mozilla corregge anche una falla critica riscontrata nella libreria "liboggplay" causata da una serie di bug che, in alcune circostanze, avrebbero consentito a un utente non autorizzato di eseguire codice arbitrario o di portare l’applicativo a una chiusura inaspettata.
Gli sviluppatori del browser hanno poi corretto una serie di bug che condizionavano la stabilità di Firefox e di alcuni altri prodotti Mozilla basati sulle medesime soluzioni software. I malfunzionamenti potevano portare a fenomeni di corruzione di memoria, crash e nei casi limite all’esecuzione di codice arbitrario. La patch non interessa solamente la versione 3.5.6 di Firefox, ma anche l’edizione 3.0.16.
Per entrambe le versioni del browser gli sviluppatori hanno apportato alcune modifiche all’implementazione operata da Mozilla per NTLM, ritenuta potenzialmente vulnerabile, alla barra degli indirizzi per rendere meno ambigua la segnalazione delle pagine sicure e ai messaggi di eccezione di GeckoActiveXObject. Infine, l’aggiornamento esclude un bug che avrebbe potuto portare a una scalata dei privilegi con evidenti rischi per la sicurezza dei sistemi.
Nonostante qualche inevitabile problema di sicurezza, risolto con rapidità dal team di sviluppo di Mozilla, Firefox si conferma il secondo browser più utilizzato online preceduto solamente da Internet Explorer. Intanto, nelle retrovie, grazie al successo delle versioni beta per Linux e Mac, Chrome ha contribuito a rivoluzionare parte della classifica
Nel mese di novembre l’applicativo per navigare online di Mountain View deteneva sui sistemi Mac un market share pari allo 0,32% balzato ora a quota 1,3 punti percentuali grazie al rilascio dalla versione per i dispositivi della mela morsicata. Sensibile crescita anche su Linux, dove Chrome è passato dal 3,81% di novembre al 6,34% registrato da Net Applications la scorsa settimana. Secondo gli analisti, il browser di Google potrebbe guadagnare ulteriormente terreno sulle piattaforme open source Linux fino a ora dominate da Firefox.
La sfida tra i browser potrebbe accendersi ulteriormente nel corso dei prossimi mesi in seguito all’