A Matías Duarte di Google non piace Windows 10

L'interfaccia di Windows 10, secondo il padre del Material Design, non è altro che la stessa di XP a cui è stata applicata una skin dallo stile "flat".
A Matías Duarte di Google non piace Windows 10
L'interfaccia di Windows 10, secondo il padre del Material Design, non è altro che la stessa di XP a cui è stata applicata una skin dallo stile "flat".

Il nuovo sistema operativo di Microsoft sembra essere partito con il piede giusto: dopo soli tre mesi di disponibilità Windows 10 è già presente sul 7,94% di tutti i computer in circolazione. Un ottimo risultato per il gruppo di Redmond, che testimonia la calorosa accoglienza riservata dalla community di utenti. Tra i fan della piattaforma non figura però uno dei nomi maggiormente rappresentativi di Google: Matías Duarte, il padre del Material Design.

Con alcuni post condivisi su Twitter si è pronunciato proprio in merito all’interfaccia di Windows 10, definendola senza troppi giri di parole come quella di XP a cui è stata applicata una skin dallo stile “flat”, ovvero piatto. Un commento poco diplomatico, mosso dall’uomo che più di ogni altro ha caratterizzato il percorso evolutivo della UI adottata su Android, portando ad una vera e propria rivoluzione lo scorso anno con il lancio di Lollipop e ad un ulteriore perfezionamento in questi mesi con il debutto di Marshmallow. Questo uno dei suoi tweet, da cui traspare, tutta la disapprovazione nei confronti del sistema operativo Microsoft.

Ho appena configurato un Surface 4 con Windows 10. Non so perché ero ansioso di provare una nuova cosa, ma è semplicemente XP con una skin flat. #FutureNot

In altre parole, anziché una piattaforma proiettata verso il futuro, Windows 10 rappresenta per Duarte un vero e proprio ritorno al passato.

#Windows10? È più Windows 10 anni fa!

Quali siano stati i fattori scatenanti di una critica tanto aspra non è dato a saperlo. La filosofia di Google in tema di interfaccia e design è però ben nota: bigG pensa che ogni elemento software o virtuale debba essere mostrato in termini fisici, concreti e non secondo i dettami dello scheumorfismo. In altre parole, ogni schermata, pulsante, menu o funzione dev’essere tradotta graficamente e materialmente come se esistesse nel mondo reale, sulla carta.

In seguito Duarte ha comunque pubblicato un altro post in cui chiarisce che quella esposta è solamente la propria opinione personale.

Non ho nulla contro al look di #Windows10. Sono deluso che funzioni esattamente come XP. Capisco che possa essere una funzionalità per qualcuno. Ma non per me!

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