Marchionne promette una supercar Ferrari elettrica

Dal NAIAS di Detroit il numero uno di FCA annuncia che la casa di Maranello potrebbe in futuro realizzare una supercar ad alimentazione 100% elettrica.
Marchionne promette una supercar Ferrari elettrica
Dal NAIAS di Detroit il numero uno di FCA annuncia che la casa di Maranello potrebbe in futuro realizzare una supercar ad alimentazione 100% elettrica.

Alla fine, la supercar Ferrari elettrica probabilmente si farà. Questo nonostante le parole dell’ex presidente di Maranello, Luca Cordero di Montezemolo, che qualche anno fa promise ai puristi del cavallino che la casa modenese non avrebbe mai prodotto una EV.

Non vedrete mai una Ferrari elettrica perché non credo nelle auto elettriche, non penso rappresentino un importante step in avanti per l’inquinamento, la CO2 o l’ambiente.

Era il 2011, altri tempi per un’industria che corre veloce, proprio come le Ferrari. Ora al posto di comando c’è Sergio Marchionne. Non che il numero uno di Fiat Chrysler Automobiles abbia mai mostrato particolare interesse per le vetture elettriche, ma una nuova era della mobilità è alle porte e a un tale cambiamento non ci si può opporre o se ne rimarrà inevitabilmente travolti. L’annuncio arriva dai padiglioni dell’evento NAIAS (North American International Automotive Show) in scena proprio in questi giorni a Detroit. Queste le parole affidate dal CEO alla stampa, secondo Bloomberg.

Se una supercar elettrica dovrà essere costruita, Ferrari sarà la prima.

Per essere i primi bisognerà fare i conti con altri automaker che già hanno annunciato iniziative simili, Aston Martin e Volkswagen su tutti. Marchionne chiama in causa anche Elon Musk e Tesla, dichiarandosi non troppo sorpreso per quanto fatto finora.

Le persone sono meravigliate da ciò che Tesla ha fatto con una supercar: non voglio sminuire il lavoro di Elon, ma penso che tutti noi potremmo farlo.

Insomma, alla fine la supercar Ferrari elettrica probabilmente si farà. Non è dato a sapere quando, né come. L’unica certezza è che le partnership con realtà ad alto tasso di innovazione come Google e Waymo (relativamente ai progetti di guida autonoma) sembrano aver portato il CEO italiano a rivedere alcune delle sue posizioni. Dopotutto, solo gli stolti non cambiano mai idea e per traghettare un marchio storico delle quattro ruote attraverso una vera e propria rivoluzione come quella alle porte di certo non ci si può permettere di essere ascritti alla categoria.

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