Manual Deskterity: una penna e due dita

La penna in una mano, l'uso delle dita dell'altra mano, una superficie multitouch ed un software Microsoft a gestire tutte le interazioni. L'idea prende il nome di "Manual Deskterity" e configura un nuovo modo di intendere l'interazione touch a schermo
Manual Deskterity: una penna e due dita
La penna in una mano, l'uso delle dita dell'altra mano, una superficie multitouch ed un software Microsoft a gestire tutte le interazioni. L'idea prende il nome di "Manual Deskterity" e configura un nuovo modo di intendere l'interazione touch a schermo

Il nome è “Manual Deskterity” e rappresenta tanto una suggestione, quanto una possibile evoluzione immediata del mondo touchscreen. Ad oggi, però, altro non è se non una semplice idea presentata nel contesto della Microsoft Research Community ed in occasione della CHI 2010 Conference on Human Factors in Computing Systems.

Manual Deskterity è un concetto che intende mettere le dita ed un pennino non in competizione, ma in complementare collaborazione. L’idea è quella per cui le modalità di interazione con le superfici touchscreen possano assumere ulteriore valore se non si limita l’idea del touch ai soli polpastrelli: l’aggiunta di un pennino permette infatti non soltanto una precisione maggiore, ma anche una differenziazione negli input tale per cui diventa possibile effettuare molte più operazioni tramite gestualità molto più varie rispetto ai semplici “tap”.

Un video parla più di mille spiegazioni, soprattutto in questo caso ove l’introduzione del pennino in un multitouch promiscuo apre ad una miriade di nuove funzioni. Questa la dimostrazione effettuata sulla superficie di Microsoft Surface:

Alle dita sono attribuite le funzioni di maggior immediatezza e minor precisione: zoom, rapidi tratteggi; al pennino sono lasciate funzioni specifiche di ritaglio, linee di contorno, selezioni, eccetera. Ma il grande passo avanti deriva soprattutto dall’interazione tra le due forme di interazione: la sinergia è dettata dall’uso comune di dita e pennino, poichè è nella contemporaneità dei “touch” che prende forma la terza dimensione della gestualità.

La ricerca si ferma al momento allo stato dell’arte. La dimostrazione viene effettuata su Surface, ma dita e pennino sono qualcosa già in grado di interagire sul concept Courier, altro progetto che scaturisce da Redmond. L’unione delle due entità sembra poter essere possibile e di grande fascino, anche se al momento il tutto rimane relegato semplicemente alla dimensione del possibile.

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