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Apre i battenti oggi la Maker Faire Rome, la più grande fiera europea dedicata all’innovazione. Stampa 3D, IoT, big data, education, digital fabrication, realtà aumentata, droni, robot, new manufacturing, innovazione open source, healthcare, tutto nella Capitale nel fine settimana.
Per almeno tre giorni la capitale italiana non sarà la città dei trasporti che non funzionano, delle polemiche sui rifiuti o sulla giunta, ma una città europea in tutti i sensi. Poche altre manifestazioni romane (forse alcuni festival culturali) concentrano attenzione, energie, prospettive, quanto la
La meraviglia dell' #AreaKids l'avete già scoperta? Precipitatevi al pad. 9, vi aspettano 8.000 mq di stupore https://t.co/7iA6l5N3Bx #MFR16 pic.twitter.com/jljCId1QlY
— Maker Faire Rome – The European Edition (@MakerFaireRome) October 14, 2016
Ritrovare il futuro
Un tema cardine di questa edizione è certamente la necessità di ritrovare il futuro, forse perso di vista nel caos di tutte le novità che ci hanno assalito in pochissimo tempo. In pochi anni alcune tecnologie hanno cambiato il senso della produzione di oggetti, la loro distribuzione, l’economia che l’ha fin qui sorretta; nello stesso arco temporale, il web ha distrutto il valore pubblicitario e la sovranità dei dati dell’informazione standard, grazie a piattaforme che hanno ormai la stessa popolazione e la ricchezza di nazioni o persino continenti.
Ecco perché la Maker Faire non è soltanto "effetto wow!", ma ha cercato e ottenuto l’attenzione del mondo politico, del lavoro, quello degli intellettuali. Stamattina si è tenuta la conferenza d’apertura con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, Neil Gershenfeld (Massachusetts Institute of Technology e Center for Bits and Atoms), Giorgio Metta (Istituto Italiano di Tecnologia), Bruce Sterling (autore di fantascienza e saggista), James D. Jackson (Intel’s Maker & Innovator Group), Luigi La Spada (Queen Mary University, Londra), Simona Maschi (Copenhagen Institute of Interaction Design), Tim West (Future Food Institute), Bruno Zamborlin (Mogees). Domani, un secondo appuntamento in diretta streaming dalle ore 16 alle 17.30 con la cerimonia di premiazione del R.O.M.E. Prize. Una giuria presieduta da Neil Gershenfeld, Bruce Sterling e Simona Maschi, selezionerà tra una rosa di dieci finalisti, provenienti dalla Call for Makers, il miglior progetto maker con il più alto impatto sociale, che si aggiudicherà un premio di centomila euro.
Giuria eccellente per il R.O.M.E. Prize: Simona Maschi da @CIIDnews @IBruces e Neil Gershenfeld di @DigiFabAcademy #MFR16
— Maker Faire Rome – The European Edition (@MakerFaireRome) September 20, 2016
Eni, main partner Maker Faire 2016
Per la prima volta
https://twitter.com/Eniday/status/786867363601932288
Al padiglione 7 i visitatori potranno scoprire i prototipi Eni per la domotica, la sicurezza dell’acqua e quella sul lavoro, concentratori solari luminescenti (LSC), i pannelli fotovoltaici organici ad alta flessibilità (OPV). Tecnologie che affidate alle mani esperte e creative dei makers hanno portato alla realizzazioni di prototipi capaci di coniugare il mondo dell’Internet of Things al miglioramento della vita di tutti i giorni.
Google alla Fiera
Anche
Allo stand sarà inoltre possibile scoprire Science Journal, l’app open source sviluppata da Google per permettere a persone di tutte le età di raccogliere, visualizzare e interpretare dati come luminosità, suono e movimento, grazie ai sensori del proprio smartphone. Il team
Infine il pubblico di Maker Faire potrà indossare i Google Cardboard e sperimentare con i propri occhi la realtà virtuale, dei video a 360 gradi su YouTube ed Expeditions, il programma didattico di esplorazione del pianeta terra.