Le Major americane più volte hanno fatto sapere che non rientra nelle loro intenzioni avviare e gestire il business in Corea del Sud, derivante dalla distribuzione di materiale audio/video tutelato da copyright.
Secondo
Nel paese asiatico, dove la banda larga dilaga, circa il 95% delle famiglie ha sottoscritto un contratto per collegarsi ad Internet.
In un recente studio, il Consiglio del cinema coreano ha appurato che il 50% degli sharer coreani aventi un’età compresa tra i 15 e i 49 anni, almeno una volta la settimana, scaricano un film servendosi delle reti peer to peer.
Il 30% degli intervistati ha inoltre dichiarato che si serve di applicazioni di file sharing per poter fruire in maniera flessibile di qualsiasi contenuto.
Per tale ragione Hollywood si è adeguata alla cultura nonché agli usi e costumi degli internauti del paese asiatico dirottando la commercializzazione e la distribuzione dei supporti magnetici in territori più "fertili".