Il machine learning fa bene a Google Traduttore

La qualità delle traduzioni in italiano offerte dal servizio di Google migliora in modo significativo grazie all'impiego dell'apprendimento automatico.
Il machine learning fa bene a Google Traduttore
La qualità delle traduzioni in italiano offerte dal servizio di Google migliora in modo significativo grazie all'impiego dell'apprendimento automatico.

“Il machine learning cambierà il mondo”. Così affermava Google lo scorso anno, anticipando l’arrivo di importanti novità e innovazioni legate all’intelligenza artificiale. Una dichiarazione d’intenti ribadita anche in occasione del recente incontro a cui abbiamo assistito nella sede milanese del gruppo. Il machine learning cambierà tutto, a partire dalle piccole operazioni quotidiane.

La conversione dei testi da una lingua all’altra, ad esempio. Oggi bigG annuncia di aver migliorato l’efficienza del proprio Traduttore, grazie all’impiego delle reti neurali. Un approccio già sperimentato in modo più che soddisfacente con altri idiomi e che offre risultati migliori rispetto al sistema utilizzato in precedenza, basato esclusivamente sull’analisi di parole in sequenza, poiché consente di prendere in considerazione intere frasi, valutandone il contesto semantico e la struttura sintattica.

L’apprendimento automatico del GNMT (Google Neural Machine Translation) costituisce dunque la piattaforma sulla quale vengono gestite le traduzioni di Google, anche in italiano. Gli utenti possono apprezzare fin da subito i miglioramenti attraverso le applicazioni mobile del servizio disponibili su smartphone e tablet con sistema operativo Android e iOS, visitando l’indirizzo translate.google.it oppure direttamente all’interno del motore di ricerca.

La prossima volta che userete Google Traduttore potreste notare che la traduzione è più accurata e più facile da capire. Il motivo è che le parole e le frasi che traducete dall’inglese all’italiano ora usano la nostra tecnologia più avanzata: la traduzione automatica mediante reti neurali.

Presto il machine learning sarà impiegato anche per le traduzioni automatiche delle pagine Web incontrate durante la navigazione con il browser Chrome. Nell’annunciare la novità, bigG sottolinea l’importanza dei feedback ricevuti dai membri italiani della Community di Google Traduttore.

Un grosso ringraziamento va alle migliaia di italiani che hanno condiviso i propri suggerimenti: i contributi alla Community di Google Traduttore ci aiutano a migliorare!

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