La pausa natalizia ha portato sui sistemi Mac OS X una importante novità: il Mac App Store introduce infatti una nuova filosofia per la fruizione delle postazioni desktop, assimilando il tutto a ciò che sta succedendo sul mobile e trasformando i software in applicazioni.
Quel che Apple ha imposto grazie ad iPhone ed iPad, insomma, sta per essere replicato anche sui Mac: un App Store presso cui trovare le applicazioni, regole comuni per un facile sviluppo, facilità di installazione e condivisione degli introiti tra developer e la casa madre di Cupertino. Ad oggi il Mac App Store ha numeri e qualità sostanzialmente limitate, ma le potenzialità sono quelle di una nuova rivoluzione targata Apple: se questa filosofia verrà imposta in tempi rapidi, Microsoft potrebbe presto veder messa in discussione l’infrastruttura su cui ha creato tutto il proprio impero.
Il Mac App Store ha aperto i battenti in data 6 gennaio raggiungendo in appena 24 ore quota 1 milione di download. 1000 le applicazioni disponibili all’esordio, ma il numero è destinato a crescere in tempi estremamente rapidi sulla base della community di sviluppatori che Apple ha già raccolto attorno a sé grazie al successo dell’App Store proposto su iPhone, iPad ed iPod Touch.
Tra le applicazioni di maggior interesse all’esordio si segnalano noi quali Twitter, Angry Birds, iLife, iWork e Dropbox. Per poter accedere al nuovo Mac App Store l’utenza Mac deve aggiornare il proprio sistema operativo alla nuova versione 10.6.6.
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