
Giunta agli onori della cronaca nelle ultime settimane per le denunce nei confronti di sviluppatori
Nota prevalentemente per aver minacciato alcuni sviluppatori iOS e Android, Lodsys "vanta" processi in corso antecedenti gli ultimi avvenimenti: nel corso del mese di febbraio 2011 la società ha infatti citato in tribunale colossi del calibro di Brother, Canon, HP, Hulu, Lenovo, Lexmark, Motorola Mobility, Novell, Samsung, e Trend Micro, con 4 violazioni di brevetti distribuite tra le varie aziende denunciate. Di queste, alcune hanno stretto accordi per la concessione delle licenze, altre invece hanno rigettato le accuse, con Brother e Lenovo che si sono spinte al punto di richiedere l’invalidazione dei brevetti tirati in ballo.
Dopo alcune puntate in cui ha recitato il ruolo dell’accusa, dunque, Lodsys si trova ora dalla parte della difesa, dovendo sostenere le proprie tesi per legittimare la propria posizione. E, diversamente da quanto accaduto finora, non potrà contare sul "fattore campo": la denuncia di ForeSee Results è stata infatti depositata presso la Corte Federale dell’Illinois, ove risiede il CEO ed unico dipendente della società, e non come accaduto precedentemente presso il tribunale del Texas, da lungo tempo noto per favorire la posizione dei possessori dei brevetti, ove Lodsys ha la propria sede.
Una vittoria da parte di ForeSee potrebbe rappresentare dunque un punto di svolta anche nella vicenda legata al mondo mobile: gli sviluppatori incriminati vedrebbero migliorare la propria posizione in maniera importante, avendo in proprio favore un precedente di sicuro valore. Restano ancora alcuni dubbi tuttavia riguardo la posizione che assumeranno Apple e Google: sebbene la lettera giunta da Cupertino rappresenti la conferma della volontà del gruppo di supportare i propri developer, infatti, al momento non è stata intrapresa alcuna azione utile a difendere questi ultimi, i quali potrebbero pertanto trovarsi a dover combattere da soli contro le ambizioni della Lodsys.