Ma anche nuovi siti di video sharing hanno avuto un incremento vertiginoso di accessi: un esempio è
Alex Burmaster analista della Nielsen ha rilevato che:
Questa è una crescita più grande di quella che si sarebbe normalmente avuta in tempi così brevi e lo sciopero potrebbe essere un fattore possibile.
Ricordiamo che lo sciopero ha avuto inizio quando a metà del Luglio scorso le trattative tra scrittori e produttori si sono bloccate per l’indisponibilità a riconoscere agli autori una parte dei profitti derivanti dai cosiddetti "residuals", che tanto residuali poi non sono, rappresentando infatti gli introiti derivanti dalla distribuzione delle opere cinematografiche e televisive trasmesse su media diversi dalla TV: telefonia mobile e Internet in primo luogo.
Lo sciopero degli sceneggiatori ha costretto molti serial (24, Desperate Housewives, Army Wives)e programmi di successo (The Tonight Show with Jay Leno e Late Night with Conan O’Brien (NBC) e Late Show with David Letterman (CBS)) a non andare in onda spingendo molti americani a rivolgersi alle alternative disponibili online.
La notizia arriva insieme ai risultati della ricerca Increased Use of Video-sharing Sites del
Il Pew Internet Project indica la diffusione della banda larga e l’uso del video da parte degli utenti come fattori determinanti per la crescita dell’utenza dei siti di video sharing.
Circa il 22% degli americani fanno regolarmente riprese video e di questi circa il 14% ha qualche suo filmato on line. Un altro segnale che sta a indicare un graduale cambiamento di abitudini e lo spostamento verso l’online per quanto riguarda la fruizione della televisione.