Living Room: un nuovo dispositivo da Google?

Sul sito dell'evento Ubiquity Dev Summit spuntano alcuni riferimenti ad un nuovo device chiamato Living Room e destinato all'impiego in ambito domestico.
Living Room: un nuovo dispositivo da Google?
Sul sito dell'evento Ubiquity Dev Summit spuntano alcuni riferimenti ad un nuovo device chiamato Living Room e destinato all'impiego in ambito domestico.

Sta per andare in scena allo Strand Theater di San Francisco l’evento Ubiquity Dev Summit, organizzato da Google e dedicato in primis alla community di sviluppatori. Un appuntamento dalla durata di due giorni, in cui l’attenzione sarà focalizzata principalmente sulle tecnologie legate a smart home e Internet of Things, ambiti nei quali bigG ha fatto il suo ingresso lo scorso anno con i progetti Brillo e Weave.

L’elenco delle sessioni in programma è già online sul sito ufficiale: spulciandolo è possibile trovare un riferimento a Living Room, che dalla breve descrizione fornita sembra essere un nuovo dispositivo, dedicato ovviamente all’impiego in ambito domestico. “Porta le tue applicazioni sul grande schermo con Living Room”. I primi dettagli fanno riferimento ad un prodotto consumer che andrà ad affiancare Chromecast. Nell’estratto allegato di seguito (in forma tradotta) si fa riferimento alla possibilità di portare le informazioni delle app all’interno del salotto, offrendo così un nuovo tipo di esperienza. Si tenga conto che il testo è indirizzato agli sviluppatori e non all’utente finale.

Raggiungete il luogo in cui si trovano i vostri utenti: il salotto! Con Living Room e la libreria Leanback potete facilmente aggiungere un grande schermo, un’esperienza cinematica alla vostra applicazione.

La natura di Living Room come prodotto consumer pare essere confermata da un altro passaggio.

Prodotti consumer come Living Room e Chromecast offrono una reale opportunità di definire nuovi mercati attraverso un’implementazione superiore che tiene in considerazione le limitazioni dei sistemi.

Da non scartare l’ipotesi di un rebrand per il progetto Android TV, la cui diffusione è rimasta fino ad oggi al di sotto delle aspettative di Google. Se ne saprà di più tra qualche ora, quando con l’inizio dell’Ubiquity Dev Summit i piani di bigG relativi a IoT e smart home si faranno finalmente più chiari.

 

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