Linux, distribuito il kernel 2.6.16

Linus Torvalds ha annunciato la disponibilità della versione stabile del nuovo kernel di Linux, giunto alla release 2.6.16 dopo varie RC. Due falle di sicurezza e varie imperfezioni sono state risolte ottimizzando le prestazioni della versione precedente
Linux, distribuito il kernel 2.6.16
Linus Torvalds ha annunciato la disponibilità della versione stabile del nuovo kernel di Linux, giunto alla release 2.6.16 dopo varie RC. Due falle di sicurezza e varie imperfezioni sono state risolte ottimizzando le prestazioni della versione precedente

Come da tradizione la Linux kernel mailing list ha ospitato l’annuncio di Linus Torvalds relativo al rilascio del nuovo kernel di Linux. La nuova distribuzione assumerà numerazione 2.6.16 e per stessa spiegazione di Torvalds le variazioni rispetto alle versioni precedenti sono tanto numerose quanto non sostanziali. Tra le novità di maggior rilievo 01Net segnala «il supporto del filesystem cluster Oracle Ocfs2» nonchè quanto afferisce «al panorama dei processori cosiddetti “cell”, che come architettura stanno alla base sia dei grandi sistemi blade, sia della nuova versione delle console di entertainment» (la novità è nella fattispecie introdotta più in riferimento ai grandi sistemi che non alla Playstation 3).

Due le vulnerabilità corrette dal nuovo kernel e segnalate dall’apposito bollettino Secunia (SA19330): scoperte da Shaun Tancheff e Solar Designer, le due falle comportano problemi a livello di allocazione di memoria e buffer overflow: l’impatto delle stesse viene indicato come sconosciuto e Secunia attribuisce pericolo «moderately critical» al tutto.

L’upgrade alla versione 2.6.16 risolve ogni problema di sicurezza emerso e migliora le prestazioni del kernel ottimizzando le release precedenti. Il download della versione stabile (giunta dopo varie RC) è disponibile sul sito kernel.org. In quasi-contemporanea al rilascio del nuovo kernel, Da Novell arrivava la distribuzione di SuSE Linux 10 ed una previsione: solo due grandi vendor sopravviveranno negli anni in quanto gli alti costi necessari aumenteranno una selezione alla quale potranno resistere solo nomi quali Novell stessa e Red Hat.

Agli utenti non-Linux, intanto, è dedicato un simpatico articolo di Vincenzo Ciaglia che riporta le risposte alle «domande a cui tutti gli utenti Linux avranno risposto almeno un centinaio di volte»: una piccola FAQ per chi del pinguino conosce solo il nome ed il logo.

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