L’influenza suina sta attirando in questi giorni le attenzioni di tutto il mondo con pagine dei giornali e sezioni dei telegiornali interamente dedicate ad una delle epidemie potenzialmente più pericolose degli ultimi anni. L’
I virus dell’influenza suina sono più comunemente quelli del sottotipo H1N1, anche se nel corso degli anni sono emerse altre varianti (ad esempio H1N1, H1N2, H3N2 e H3N1). I sintomi tipici si presentano sotto forma di influenza stagionale o di infezione acuta delle vie respiratorie e sfortunatamente la variante odierna è in grado di propagarsi da uomo ad uomo, cosa che sta inducendo preoccupazioni crescenti in tutto il mondo.
Ed è proprio l’insieme dei tanti servizi Web 2.0 offerti da Google che sta oggi guidando e aiutando i media nel seguire l’evoluzione di questa pandemia.
La prima analisi che il made in Google ci consente è quella che attraverso Google Trends ci fa vedere come questa crisi medica stia coinvolgendo gli utenti Internet fino ad ora in confronto ad altre precedenti crisi epidemiche, come quella della SARS cinese o dell’influenza aviaria. Con il
Google Docs (e in particolare la sezione sui Fogli di calcolo) è poi lo strumento che aiuta molti volontari a tenere aggiornata
Ma è soprattutto la potenza e l’impatto visivo di Google Maps che dà il senso della vastità di questa epidemia che sta passando di paese in paese. Una prima utilissima
Niman si è di recente occupato proprio di virus e della loro rapida evoluzione in collaborazione con la Harvard Medical School ed è quindi un naturale ricercatore in prima fila in questa crisi. La mappa H1N1 Swine flu di Niman (già consultata oltre 83.000 volte) è aggiornatissima e riporta sia i casi sospetti (in rosa) che quelli confermati (in viola) assieme ai morti (senza puntino nel segnalatore). Per ciascuno dei punti riportati sulla mappa appaiono buoni dettagli incluse le azioni intraprese dalle autorità locali dopo la scoperta del contagio nella propria comunità. Molto interessante per noi è soprattutto il dettaglio sulla evoluzione dell’influenza suina in Europa
E se lo sforzo di uno scienziato sta portando frutti di rilievo non da meno è quello di una comunità di 4 volontari guidati da un ricercatore inglese e tre americani, che dal 25 aprile
Se ci fosse chi ancora non è soddisfatto dalla quantità di informazioni ricevute con questi strumenti, ecco arrivare