Le lezioni sul progresso di Fondazione Telecom

Arrivano a Milano le lezioni sul progresso di Telecom Italia, con una formula di successo: mettere assieme studenti, opinion maker, scienziati, docenti.
Le lezioni sul progresso di Fondazione Telecom
Arrivano a Milano le lezioni sul progresso di Telecom Italia, con una formula di successo: mettere assieme studenti, opinion maker, scienziati, docenti.

La società dei robot, la genetica, gli Ogm, neuroscienze e politica. Dallo scorso ottobre la Fondazione Telecom Italia tiene delle lezioni nei teatri, sempre invitando sul palco uno scienziato e un personaggio noto, e in platea centinaia di studenti. Il progetto ora passa da Roma a Milano, e ribadisce la missione della fondazione: un empowerment sociale puntato sulla cultura e l’istruzione.

Diffondere la cultura scientifica tra i più giovani, obiettivo mica semplice, però il presidente di TIM, Giuseppe Recchi, è convinto si possa fare coniugando la diffusione della conoscenza tramite grandi esperti con un atteggiamento più popolare, divertente: il classico mecenatismo con una mediazione culturale aggiunta. Si invitano studenti e docenti e si mettono sul palco scienziati e opinion maker, scegliendo argomenti molto futuribili, generalmente poco attraenti per il grande pubblico, e si scommette sulla capacità di renderli fruibili e conquistare, magari, un iscritto in più a una facoltà scientifica negli anni a venire. Perché di scienziati, si sa, l’Italia ha davvero bisogno.

Le Lezioni sul progresso finora hanno incantato i ragazzi – coinvolti direttamente con le scuole, ma gli eventi sono gratuiti e aperti a tutti – con le nanotecnologie spiegate da Roberto Cingolani in compagnia dell’attrice Claudia Gerini, la sorprendente navigazione nei meandri della mente umana dello scienziato sociale Salvatore Maria Aglioti, inframezzata dalle incursioni artistiche di Antonio Albanese, Michele Stanca, genetista vegetale membro dell’accademia dei Georgofili e lo chef Davide Oldani si sono chiesti cosa mangeremo quando saremo 10 miliardi sul pianeta, Giorgio Metta dell’Istituto tecnologico di Genova ha spiegato al cantautore Elio che un giorno anche i musicisti potrebbero essere sostituiti da robot, e Giuseppe Rovelli, rettore di Tor Vergata, ha raccontato del gene dell’infedeltà a un’attonita e divertita Francesca Reggiani.

A Milano si comincerà lunedì 14 marzo al teatro San Babila con una lezione dal titolo “Tutti sani nel futuro?” che vedrà protagonisti sul palco Luca Pani, medico psichiatra e Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco e l’attore e regista (e noto ipocondriaco…) Carlo Verdone, insieme a Natasha Stefanenko che come in tutti gli altri casi modererà l’incontro.

Le prime cinque lezioni hanno ottenuto un grande successo di pubblico: in teatro oltre 2500 persone di cui 1.500 ragazzi dei principali Istituti scolastici della capitale, sui social 1,5 milioni di persone su Facebook e 2,5 milioni su Twitter hanno visualizzato un contenuto riguardante le Lezioni sul progresso. La formula? Rivolgersi al pubblico trasversale dell’azienda, senza timore di sostenere che i secchioni magari ne hanno meno bisogno (ma che secchioni sarebbero se si facessero sfuggire l’occasione di incontrare uno scienziato?) e provando a creare qualcosa di più contagioso.

“La scienza non è noiosa, vogliamo dire questo ai ragazzi”, ha raccontato Recchi, a cui fanno eco Alberto Mingardi e il direttore generale Marcella Logli, che già anticipano l’intenzione di utilizzare i molti feedback positivi dei partecipanti chiedendo a Ipsos un sondaggio tra questo campione e un campione di riferimento per stabilire se davvero c’è una ricaduta potenziale anche nella passione continuativa per la scienza e anche per gli studi scientifici.

Tutte le “Lezioni sul Progresso” sono trasmesse in live streaming su fondazionetelecomitalia.it e disponibili anche on-demand. Si può partecipare alla conversazione social attraverso l’hashtag #LezioniSulProgresso. Dopo la prima del 14 marzo, si proseguirà con un incontro sulle basi biologiche del senso morale, una lezione su droni, biciclette, mobilità innovativa e sicurezza, e in giugno la senatrice Elena Cattaneo concluderà il ciclo di 4 lezioni parlando delle cellule staminali.

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