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Chris Ogle, un giovane uomo di 29 anni residente a Whangarei, Nuova Zelanda, ha avuto la più grossa sorpresa della sua vita nel momento in cui ha collegato al computer un nuovo lettore MP3, acquistato di seconda mano presso un negozio di Oklahoma per 18 dollari; all’interno dell’unità erano infatti archiviati ben 60 file contenenti informazioni sensibili su un gran numero di soldati americani che hanno partecipato alla guerra in Afghanistan e in Iraq. L’esercito degli Stati Uniti e l’ambasciata al momento tacciono imbarazzati.
La notizia è stata
I file, riportanti come data di creazione l’anno 2005, non costituiscono un vero pericolo per la nazione americana, ma potrebbero mettere a rischio i singoli soldati. Mentre l’esercito degli Stati Uniti e l’ambasciata al tacciono imbarazzati, alla Strategic Studies at Victoria University Peter Cozens si interroga sull’accaduto: «uno delle prime regole militari è non fornire a chi ti è contro nulla che possa compromettere la tua posizione, in nessun modo. […] Si tratta di una carenza nelle procedure amministrative che sono anzi motivo di imbarazzo. E si tratta di un genere di cose che si spera non diventi mai di dominio pubblico».