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Identificare un componente guasto all’interno di un PC non è di certo semplice, ma, nella maggior parte dei casi, se l’instabilità comporta frequenti riavvii o schermate blu, il primo componente da testare è di sicuro la RAM di sistema.
A tale scopo esistono molte utility gratuite che permettono di effettuare test più o meno lunghi e rigorosi, e che sono in grado di stabilire la “salute” dei banchi di memoria.
I programmi più utilizzati in assoluto sono Memtest86 e Memtest86+, molto simili in quanto basati sullo stesso core, scaricabili il primo da
, il secondo da
. Memtest86+ supporta un numero maggiore di processori multicore, di chipset e permette di raggiungere ottime performance di testing anche con banchi di memoria molto grandi, tanto che è stato inserito all’interno di diverse distribuzioni Linux live, tra cui anche Ubuntu.
Utilizzare questi applicativi è semplicissimo, il controllo si basa su 10 test differenti e la durata dipende dalla dimensione dei banchi e dalla velocità del sistema. Si va quindi da un minimo di 30/45 minuti, per un ciclo completo, fino ad un massimo di alcune ore. Terminate le operazioni, il programma informerà l’utente sulla presenza o meno di errori, il che determinerà se il banco è da sostituire.
Di recente anche Microsoft, per Windows 7 e Windows Vista, ha lanciato Windows Memory Diagnostic, un’utility scaricabile da
, che permette di programmare
il controllo della RAM al successivo riavvio del sistema.
Infine, interessante anche MemTest, disponibile sia per Linux che per Windows. Si installa facilmente e consente di testare la RAM, eccetto la parte di memoria utilizzata dal SO, senza effettuare alcun riavvio del sistema.