Una settimana fa
Mentre i primi erano in linea con le stime degli analisti, le seconde si caratterizzavano per un forte rallentamento dovuto ai tagli apportati dalle più importanti aziende americane al budget tecnologico.
A tale notizia
Chamber, il CEO di Cisco, nell’annunciare tali risultanze ha sottolineato che se da un lato si prevede per l’azienda una crescita più lenta è anche vero che non risultano avvisaglie rallentamenti ulteriori in futuro. Ha inoltre aggiunto:
"I nostri clienti in molti dei mercati emergenti, specialmente in India in Cina e nel sud est asiatico, rimangono ottimisti in merito all’evoluzione del proprio business, mentre negli Stati Uniti ed in Europa stanno diventando più cauti."
Il fatto positivo è che Cisco, negli ultimi anni, raramente ha sbagliato una previsione sull’evoluzione del proprio mercato di riferimento. È pur vero tuttavia che Chamber non ha mancato di far presente che:
"La società è comunque tradizionalmente molto suscettibile ai grandi cambiamenti economici e agli andamenti della spesa aggregata."
Il timore di una recessione negli USA ha fatto calare notevolmente le quotazioni di molte delle compagnie tecnologiche. Google, Apple, Cisco, Microsoft e Intel vengono scambiate con circa il 25/30% in meno rispetto i massimi raggiunti qualche mese fa. Nel 2007 hanno fatto tutte molto bene… il 2008 è iniziato in modo pessimo.