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Ora che
Avevamo già visto il brevetto che riguardava l’
Grazie a questa tecnologia, infatti, un iPhone sarà in grado di riconfigurarsi automaticamente (cambiare impostazioni network, disabilitare la suoneria etc.) o eseguire comandi preimpostati (inviare una mail, avviare un’applicazione etc.) al riconoscimento di determinati eventi ambientali come l’entrata in determinate coordinate geografiche, l’orientazione fisica del telefono, la distinzione tra giorno e notte, eventi basati sul calendario o addirittura in base alla ricezione di determinati messaggi o notizie.
Il secondo brevetto è dedicato invece alle comunicazioni automatiche programmate dall’utente e, similmente al precedente, consente di impostare attività di comunicazione basandosi su condizioni quali gli eventi del calendario, la localizzazione dell’utente, l’id del chiamante e molto altro. Allo scoccare di determinati eventi, dunque, il telefono potrebbe inviare SMS di auguri, o inviare una email ai nostri amici di Bari quando arriviamo lì, oppure ancora inviare un messaggio a qualcuno se non abbiamo risposto al suo messaggio in segreteria entro un determinato lasso di tempo.
Infine, l’ultimo brevetto concerne l’implementazione di sistemi e metodi per comunicazioni intelligenti e personalizzabili tra dispositivi, e permetterà di selezionare automaticamente le modalità più appropriate di comunicazione per le chiamate (o
Insomma, le premesse perché iPhone si trasformi in un assistente digitale efficiente ci sono tutte, ma è pur vero che la complessità di gestione di un sistema del genere va probabilmente molto al di là delle possibilità attuali, poiché implica una strettissima integrazione tra i fornitori di servizi, il Sistema Operativo, le applicazioni di terze parti e i carrier. Praticamente, il grosso del lavoro deve ancora cominciare.