Tutte le facce di Facebook

Un'idea semplice ma geniale quella del sito che raccoglie tutte le foto profilo di Facebook: più di un miliardo di volti, collegati a un codice preciso.
Un'idea semplice ma geniale quella del sito che raccoglie tutte le foto profilo di Facebook: più di un miliardo di volti, collegati a un codice preciso.
Tutte le facce di Facebook

Ci vorrebbero 36 anni per scorrere tutti i volti di Facebook. Un miliardo e duecento milioni di facce, per il sito che è nato proprio ispirandosi al libro dei volti degli studenti di Harvard, ma che è grande quanto un continente. Ora c’è un altro sito, ideato da una free lance, che ha avuto una geniale intuizione: raccoglierle tutte.

Del profilo di ciascuno su Facebook soltanto un elemento è necessariamente pubblico e senza alcuna protezione: la foto del profilo. Così per Natalia Rojas è stato facile scrivere il codice per

[!] Ci sono problemi con l’autore. Controllare il mapping sull’Author Manager

, che ha una sola finalità ma anche un irresistibile effetto sul visitatore, accolto da uno schermo composto da una infinità di puntini, a rappresentazione di tutti quei volti tra i quali c’è anche l’unico, inconfondibile di chi un giorno ha deciso di iscriversi al sito.

Le facce di Facebook, infatti, sono la carta di identità di un profilo, e il sito produce, una volta loggati e connessi proprio tramite il proprio account social, un codice alfanumerico che rappresenta l’istante esatto nel quale l’immagine è stata collegata a un profilo (al di là poi dei diversi aggiornamenti). Come il braccialetto del reparto di maternità, quella cifra (per curiosità, quella di chi scrive recita #45.991.504) diventa un simbolo con un carico emotico personale. E chissà che non diventi virale – c’è la possibilità di condividere l’informazione sulla bacheca – o magari qualcuno non ne faccia un tatuaggio.

Lascia stupefatti poter vedere, per la prima volta, tutti i volti di coloro che hanno aperto un account un attimo prima o un attimo dopo il proprio. Ed è facile perdersi poeticamente nell’incantensimo, come descrive la stessa autrice del sito:

Ci siamo tutti, tutto mischiato: le famiglie numerose, le donne che indossano un burka, un numero imprecisato di Leo Messi, persone che sostengono i matrimoni dello stesso sesso, chihuahua, divinità indiane, turisti che sostengono la Torre di Pisa, autoscatti, neonati, Ferrari, ritratti in bianco e nero, un sacco di matrimoni, ma zero divorzi. Volti racchiusi nei cuori, migliori amici, personaggi manga, loghi politici, sguardi profondi, messaggi di amore, occhi, meme, sorrisi, nonni dolci e alcune immagini non ancora censurate.

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