Le due facce della censura

Le due facce della censura

Quando in Italia si parla di censura, proibizioni e divieti le componenti della questione sono due:

  • C’è un elemento di disturbo che stimola una situazione eccessivamente sensibile;
  • C’è chi intende approfittarne perché può trarne giovamento.

Stiamo parlando del caso Mentana? Poteva essere. Ed invece no, stiamo parlando del caso Current Tv.

Pubblicità censurate di Current Tv


Riassumendo: Current Tv ha prodotto alcuni cartelloni pubblicitari per promuovere le proprie trasmissioni. L’ATAC di Roma ne ha vietata l’affissione nelle stazioni della metropolitana. Il caso scoppia in rete e rapidamente si crea il passaparola tra i blog e Facebook.

Ci si potrebbe inserire nel filone generale di quanti urlano alla censura. Oppure contrapporsi e pensare che in Italia è la filocultura imperante a dettare i canoni di quel che si può o non si può dire. Oppure, ancora, c’è un terzo filone possibile: pensare che c’è una situazione eccessivamente sensibile, e che qualcuno ha studiato un elemento di disturbo ad hoc.

Chi ha ragione? Il post non ha questo scopo. Ognuno giudichi in base agli elementi ed agli orientamenti culturale che possiede. L’interesse, semmai, qui è sul passaparola: una volta capiti i tasti giusti, è sufficiente premerli per scatenare la catena di reazioni. Il caso si gonfia e la pubblicità diviene più golosa (e meno onerosa) di un cartellone pubblicitario mai affisso. Lo si chiami “effetto Benetton“, se si vuole: anche applicato al Web, funziona.

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