Acuni giorni fa navigando sul sito del quotidiano
Ma torniamo all’articolo in questione. In esso si rendono pubblici i risultati di una recente indagine della società inglese Izodia che ha intervistato circa 350 manager di medie imprese presenti in USA, Inghilterra, Germania, Sud Africa, Italia, Svezia e Olanda. Ad essi si è chiesto se prevedono a breve l’adozione di strumenti B2B per le proprie aziende. Il risultato della ricerca, di cui si può leggere un
Nella ricerca, oltre alle solite esaltanti cifre del settore la cui esplosione è attesa per i prossimi anni, vengono anche descritte le differenti aspettative con cui il B2B viene percepito all’interno delle nazioni prese in esame. Le conclusioni della ricerca sono perentorie: «Gli Stati Uniti e l’Inghilterra sono di gran lunga i mercati più maturi per l’adozione di soluzioni B2B, mentre all’estremo opposto troviamo l’Italia e il Sud Africa».
Il nostro paese, stando sempre alle conclusioni della ricerca, è anche l’unico non vede nel Business to Business un assett fondamentale delle proprie aziende e che non ha ancora messo in piedi soluzioni dirette a questo nuovo sistema.
Le cause che la ricerca cita come essenziali sono da ricercare soprattutto nel ritardo tecnologico del nostro paese. L’Italia, sia come numero di utenti sia come qualità del "consumo" di tecnologie, si trova in posizione arretrata rispetto a mercati più vivaci come quello inglese o tedesco.
Per approfondire l’argomento del business to business all’interno del macrosettore del commercio elettronico si rimanda all’articolo dal titolo