La versione online del Times a pagamento nel 2010

La versione online del Times a pagamento nel 2010

Percorrendo il solco tracciato dal Wall Street Journal, dalla primavera 2010 anche la consultazione della versione online del Times diventerà a pagamento.

Ad ufficializzarlo è stato James Harding, editore della testata, che ha spiegato come tale decisione sia stata dettata dall’esigenza di garantire al gruppo la sicurezza economica necessaria per continuare a fare informazione in modo autorevole e indipendente.

In linea con

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nell’estate scorsa dal magnate Rupert Murdoch per i suoi siti Web, la versione digitale del celebre quotidiano britannico proporrà dunque ai suoi lettori i propri contenuti solamente attraverso la sottoscrizione di un abbonamento a lungo termine o mediante il pagamento di una quota giornaliera.

Un drastico calo delle entrate legate alle inserzioni pubblicitarie sulle pagine del sito e un numero sempre minore di copie vendute nelle edicole sarebbero le cause a cui attribuire l’adozione di questa nuova, discutibile strategia editoriale.

La strada imboccata dal Times può risultare azzardata, a tratti addirittura provocatoria, ma di certo non può non essere considerata coraggiosa (soprattutto se paragonata alla proposta dell’editore nostrano

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), in un’epoca in cui il modo di fare informazione viene rivoluzionato dalla diffusione di nuove tecnologie come

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, che permettono a chiunque di vestire i panni di giornalista e reporter.

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