L’esplosione dei siti di social network ha dato impulso allo studio di nuove strategie di business. L’analisi ha messo in luce come i dati personali degli utenti possano diventare "prodotto" da mettere in vendita per scopi di mercato.
In particolare Facebook, con i suoi 150 milioni di iscritti in tutto il mondo, possiede un archivio di dati non indifferente che, come sostiene l’articolo del quotidiano
un insieme molto complesso di intime emozioni, idiosincrasie, legami in divenire. Un mondo vivo e in movimento a cui gli utenti partecipano in modo volontario. Non solo freddi dati alfanumerici. Ma un microcosmo che in vitro può scatenare nuove e inaspettate reazioni, con ricadute spesso anche al di fuori del suo campo artificiale. In due parole: vita reale.
E se ci fosse qualcuno interessato a comprare tutto ciò? In effetti Facebook sembra intenzionato a cedere alle aziende i dati dei suoi utenti per ricerche di mercato e quant’altro ancora. Insomma, si profila un nuovo modello di business: il mercato dei meta-dati prodotto dagli utenti di siti di social network.
Grazie a questi dati, dunque, le aziende potranno realizzare ricerche specifiche per la creazione di nuovi prodotti e campagne pubblicitarie mirate.
I nostri dati davvero diventeranno merce di scambio tra le aziende della rete?