Un nuovo sistema anti-P2P, denominato Copyrouter, prodotto dalla
Copyrouter opererebbe, stando alle dichiarazioni della Brilliant Digital, come un
Il vero elemento che dovrebbe (doveva?) differenziare Copyrouter da altri sistemi ideati per combattere il dilagante fenomeno del P2P in violazione dei copyright è la capacità di bypassare anche le contromisure, in particolare il criptaggio dei file (direzione in cui stanno andando, lentamente, diversi client P2P e che dovrebbero garantire una maggiore privacy ai loro utilizzatori). Per far questo Copyrouter riuscirebbe a manipolare la richiesta del protocollo crittato e la comunicazione a livello di software tra chi riceve e chi invia il file, per poter così ricevere un file che non sia né crittato né compresso, in modo da poterlo poi tranquillamente leggere e analizzare.
Copyrouter in origine era stato pensato come sistema per sconfiggere o quantomeno limitare la pornografia minorile, obiettivo nobile ma che, oltre a sollevare diverse obiezioni di metodo, per via delle possibili violazioni della privacy e quindi di crescente invasione della sfera personale, suscita quale perplessità anche dal punto di vista tecnico.
Infatti questo sistema, così ingegnoso e arzigogolato, e che probabilmente è costato molto lavoro ai suoi creatori, parte già battuto da una larga fetta di sistemi P2P: BitTorrent, che utilizza un sistema di scambio file che per sua natura sfugge alla tipologia di controlli messi in campo da Copyrouter. Tramite BitTorrent infatti i file vengono divisi in parti piccolissime che vengono inviate e scambiate non tra singoli utenti ma tra molti, che nel processo di download al contempo inviano e scaricano altre parti del file ad utenti diversi, in modo tale da rendere impossibile l’esame e il riconoscimento da parte di Copyrouter dell’identità del file scambiato.
Ma è questo il vero problema? Vedendo negli ultimi anni i tantissimi tentativi di arginare il fenomeno del P2P mediante accorgimenti tecnologici, superati poi a loro volta da evoluzioni dei sistemi stessi e il tutto senza risultati apprezzabili, non potrebbe essere semplicemente sbagliato il piano di scontro-discussione?