Dopo aver presentato peculiarità e virtù del nuovissimo MacBook Air, Steve Jobs ha dedicato alcuni minuti del proprio keynote all’
Lo châssis del nuovo portatile ultrasottile è realizzato completamente in alluminio materiale, parole di Jobs, "amato dai produttori e dagli enti preposti al riciclo". Novità anche per il nuovo display: per la prima volta Apple realizza uno schermo privo di mercurio e arsenico, elementi altamente inquinanti che finalmente escono di scena dal ciclo produttivo di un computer. La società di Cupertino ha inoltre eliminato dalla propria mainboard il bromo e il PVC, utilizzati rispettivamente per ritardare i principi d’incendio e isolare i circuiti.
Oltre alla rimozione di pericolosi elementi chimici altamente inquinanti, Apple ha provveduto alla riduzione del packaging sulla scia dell’esperienza già acquisita con il rinnovo degli involucri per iPod e iPhone. Forti delle dimensioni ridotte del nuovo MacBook Air, i tecnici di Cupertino sono partiti da un prototipo base per costruirne uno definitivo più piccolo del 56%. Ciò consentirà il trasporto di più dispositivi con un minor numero di mezzi, con un conseguente minore inquinamento e – occorre sottolinearlo – minori spese per la logistica.
Benché importante e promettente, l’annuncio di Jobs non può essere considerato come una vera e propria svolta ambientalista. Nel corso del Keynote il CEO di Apple ha accennato a una futura filosofia comune per la produzione di dispositivi a basso impatto ambientale, ma non ha fornito alcun dettaglio in merito a tempi e modalità. La mela inizia a tingersi di verde, ma la strada per diventare una bella Granny Smith è ancora lunga.