La famiglia Bush cade vittima dei cracker

Molti dettagli privati della famiglia Bush sono finiti online a seguito di un attacco cracker subito dalla sorella dell'ex-Presidente degli Stati Uniti.
La famiglia Bush cade vittima dei cracker
Molti dettagli privati della famiglia Bush sono finiti online a seguito di un attacco cracker subito dalla sorella dell'ex-Presidente degli Stati Uniti.

Immagini, email, indirizzi: la famiglia Bush si trova a dover fare i conti con un cracker che, firmandosi “Guccifer” (secondo una prima interpretazione trattasi di una crasi di “Gucci” e “Lucifer”) ha portato online tutta una serie di dettagli privati legati alla famiglia dei due ex-presidenti degli Stati Uniti. Che il Diavolo vesta Prada, insomma, è qualcosa che il cracker sembra voler mettere in discussione fin dalla propria firma. Un cracker, a quanto pare, esperto e ricercato: si è detto ben poco timoroso delle indagini delle autorità ed ha portato online senza troppa ritrosia tutto quanto in proprio possesso nonostante il profilo della famiglia colpita e l’importanza del cognome coinvolto.

Secondo quanto emerso, il cracker sarebbe riuscito ad accedere anzitutto alla casella di posta della sorella dell’ex-Presidente, Dorothy W. Bush, e di qui avrebbe prelevato parte del materiale pubblicato: altro materiale sarebbe emerso invece dalle caselle di posta di altri membri della famiglia non meglio precisati. La pubblicazione sarebbe avvenuta peraltro craccando un account ulteriore (il cracker ammette di vantare centinaia di azioni di questo tipo), sfruttato per celare sotto falso nome gli upload. Tra il materiale pubblicato emergono email nelle quali sono contenuti molti dettagli della vita privata della famiglia, nonché alcune immagini e l’intera situazione dettagliata circa la salute di Bush padre (recentemente ricoverato per alcuni problemi).

Commenti politici sulle recenti elezioni con alcuni analisti ed appuntamenti legati alle partite di golf, numeri di sicurezza e molto altro: la casella di posta ha rivelato una miriade di dettagli che ora gli apparati della sicurezza USA dovranno vagliare con cautela per evitare l’insorgere di problemi ulteriori.

La casella di posta era gestita su server AOL: non è chiaro al momento quale possa essere stata la chiave dell’attacco, se una forzatura tecnica o se una semplice password troppo debole. Contattata telefonicamente, Dorothy Bush si è detta sorpresa della violazione e sconcertata per l’accaduto. Le email risalgono al periodo 2009-2012, pertanto ad un periodo nel quale Bush non ricopriva più la carica di Presidente.

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