La denuncia degli USA: la Russia ha lanciato un attacco Ddos per destabilizzare l’Ucraina

Per la CIA i recenti attacchi ad alcune banche ucraine sarebbero riconducibili a un servizio di intelligence militare russo.
Per la CIA i recenti attacchi ad alcune banche ucraine sarebbero riconducibili a un servizio di intelligence militare russo.

Nuova puntata nella guerra, anche mediatica, tra Stati Uniti e Russia, sulla questione Ucraina. Gli USA, infatti, accusano l’intelligence militare russa di aver lanciato questa settimana diversi attacchi DDoS contro il sito web del Ministero della Difesa ucraino e i servizi online appartenenti a due importanti banche ucraine, mandandoli offline.

In Ucraina è anche cyberguerra

“Crediamo che il governo russo sia responsabile di attacchi informatici su larga scala alle banche ucraine”, ha detto il vice consigliere per la sicurezza nazionale Anne Neuberger nel corso di un briefing alla Casa Bianca dello scorso venerdì. “Questi attacchi per fortuna hanno avuto un impatto limitato, e i siti sono stati in grado di essere ripristinati in tempi relativamente brevi. Ma temiamo che la Russia ne lanci di più nei prossimi giorni in Ucraina per destabilizzare il Paese”.

Neuberger ha anche dichiarato che gli Stati Uniti hanno le prove che collegano gli attacchi DDoS alla Direzione principale dell’intelligence russa, ovverosia il Glavnoe razvedyvatel’noe upravlenie, meglio nota con la sigla GRU.

Si tratta del Direttorato principale per l’informazione, cioè a dire il servizio informazioni dell’ex Armata rossa che dipende dallo Stato Maggiore delle Forze armate. Mosca però ha smentito ogni coinvolgimento e invitato il Governo americano ea esibire queste fantomatiche prove. Ad ogni modo, la Casa Bianca ha inviato in queste ore tecnici e specialisti per collaborare con l’Ucraina per migliorare le sue difese Internet, così da prevenire e respingere futuri attacchi informatici.

Questi potrebbero infatti intensificarsi, soprattutto in caso di invasione: malware potrebbero essere lanciati per abbassare le difese elettroniche e tracciare le posizioni di difesa nemiche, oppure per ingannare i computer delle forze armate ucraine confondendo ordini e movimenti di truppe, e così via. Per non parlare di  una massiccia campagna DDoS in grado di far cadere i siti e le comunicazioni interne, creando un corto circuito tra autorità e militari che porterebbe ulteriore caos e confusione sul campo.

 

 

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