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Luca Conti ha di recente
Nessuno sembra parlarne più di tanto, quando si parla di Cina si parla quasi sempre o di "tarocchi" o di genocidi, dimenticandosi che purtroppo la Cina non è "solamente" un Paese che calpesta i diritti umani, ma anche una delle economie emergenti più pericolose.
Il pericolo, si badi bene, non deriva dalla concorrenza, anzi positiva, e neppure dalla diversità, che è bellezza e ricchezza allo stesso tempo. Il vero pericolo deriva dallo sbilanciamento della loro concorrenza, che batte l’Occidente non sul terreno dell’innovazione e del miglioramento, ma su quello dello sfruttamento.
Quanto accade da tempo con cappellini e T-Shirt, insomma, può ben presto accadere anche nel mondo di internet e delle nuove tecnologie. La Cina è un mercato immenso praticamente sconosciuto all’Occidente che, però, farebbe bene a comprendere il mutamento in atto e correre ai ripari.
Come diceva qualche tempo fa Luigi Grimaldi,
Sono d’accordissimo su questa analisi che spesso sfugge all’Occidente e in particolare all’Italia, convinta di poter galleggiare all’infinito sul "Made in Italy", senza comprendere che, in termini assoluti, non ci siamo solo noi a fare belle barche e buoni vini. In più le mode cambiano, e bisogna mostrarsi preparati al cambiamento.