La chiusura della Baia ha incrementato il P2P

La chiusura della Baia ha incrementato il P2P

Solo pochi giorni fa avevamo dato la

[!] Ci sono problemi con l’autore. Controllare il mapping sull’Author Manager

di una ricerca, la quale dimostrava come la momentanea chiusura di The Pirate Bay avesse disgregato i network di filesharing. Di poche ore fa, una

[!] Ci sono problemi con l’autore. Controllare il mapping sull’Author Manager

che ribalta questi risultati: lo scambio illecito è addirittura cresciuto del 300%.

A rivelarlo è McAfee, la società specializzata nella sicurezza delle reti. McAfee, analizzando i consueti dati sulle infezioni malevole ai computer degli utenti, ha rivelato come la chiusura della Baia abbia incrementato l’utilizzo di altri network e, in particolare, dei siti di hosting per il download di materiale illegale.

Questi siti sarebbero responsabili di una distribuzione più capillare di malware, così come svelato nella ricerca. L’aumento delle infezioni deriva, appunto, dal trasbordo degli utenti dalla Baia dei Pirati a questi servizi, notoriamente più appropriati per la distribuzione di software malevolo data l’assenza di feedback da parte degli utenti. Sui più famosi tracker torrent, infatti, è consuetudine della community segnalare agli altri user file potenzialmente pericolosi presenti nel network.

Viene, così, confermata la teoria che sottolinea come gli utenti, una volta chiuso un network di filesharing, si trasferiranno in massa su altri lidi.

Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti