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Kim Dotcom di Megaupload resta in carcere. Bram van der Kolk e Finn Batato, invece, due colleghi del re del file sharing, sono liberi: il giudice ha concesso su cauzione la scarcerazione dei due, lasciando in gattabuia Kim Schmitz, respingendo la richiesta dei legali del padre del servizio ormai chiuso.
Pare che il magistrato neozelandese David McNaughton abbia ritenuto possibile la fuga del miliardario di
, che resterà in carcere fino al 22 febbraio. Nessun pericolo, invece, per i due collaboratori del sito di
, che non dovrebbero darsela a gambe nei prossimi giorni.
Megavideo e Megaupload,
ormai da una settimana, hanno causato intanto la delusione di molti utenti, rimasti senza accesso allo streaming e ai file caricati nei server. Inoltre, ignari dell’effetto scatenato, la delusione si è presto trasformata in vero e proprio disarmo: hanno
, infatti, anche tutti gli altri siti di
, mettendo un grosso punto interrogativo sul futuro dello streaming.
, nel frattempo, smentisce il coinvolgimento con la piattaforma non ancora lanciata, denominata
. Un cinguettio su Twitter lascia quindi perplessi tutti coloro che hanno sperato nell’erede di Megaupload, creato quindi dalle mani di misteriosi scammer che non fanno che ritardare l’apertura del network, continuando a chiedere donazioni.