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Jimmy Iovine, uno dei fondatori di Beats, spiega perché abbia deciso di lasciare
Così come già accennato, Iovine è entrato a far parte nel 2014 della mela morsicata, dopo l’acquisizione milionaria di Beats da parte di
Nonostante Apple Music abbia rappresentato una scommessa vinta per il gruppo di Cupertino, al culmine del successo della piattaforma l’esperto ha deciso di abbandonare il suo ruolo. Non per una questione legata all’eccessivo impatto della tecnologia sulla musica –
Il mio arrivo in Apple ha rappresentato per me un nuovo problema creativo. Come creiamo il futuro dell’industria musicale? Come lo rendiamo fuori dall’ordinario? Ma ho perso spinta personale.
Il produttore ha spiegato come i servizi di streaming musicale, a differenza di quelli video, presentino un problema di costi e scalabilità. Mentre piattaforme come Netflix e affini possono approfittare di produzioni originali e di una riduzione dei costi all’aumento degli abbonati, per i servizi musicali i costi tendono in realtà sempre a crescere, perché non vi è una vera differenziazione tra una proposta e l’altra. Tutti i servizi di streaming presentano infatti il medesimo catalogo e, per attirare l’utenza, è necessario puntare su altri fronti, così come ha fatto Spotify con il recente interesse sui podcast.
I servizi di streaming musicale sono come mere utenze, sono tutti identici. Guardate cosa accade nei video. Disney ha solo produzioni originali, Netflix ha moltissime produzioni originali. Ma i servizi di streaming musicale sono tutti uguali e questo è un problema.