Giungono nuovi dettagli sulla polemica che ha visto coinvolto il jailbreak di iOS 7, rilasciato ieri dal team Evasi0n e colpito da fuochi incrociati. Lo strumento di sblocco, infatti, ha previsto per gli utenti cinesi l’installazione di uno store diverso da Cydia, negozio contenente applicazioni pirate. E ora pare emergano i dettagli dell’accordo con Taig, la società in questione: ben 1 milione di dollari.
Si tratterebbe al momento solo di un’indiscrezione, almeno sull’ammontare della cifra, ma pare davvero che il team di sviluppo sia stato pagato per arrivare all’exploit che ha reso possibile il jailbreak di iOS 7. E al centro delle polemiche, che han visto gli interventi delusi anche del padre di Cydia Saurik, ci finisce il noto sviluppatore Pod2g.
La controversia è semplice da capire: il team di developer, si dice, sarebbe stato spinto ad accelerare i tempi per far felice il committente cinese, partner però che pare non abbia rispettato i vincoli dell’accordo con l’esclusione di materiale pirata dal proprio negozio. Store che, a polemica postuma, Taig sta cercando di ripulire dai contenuti illeciti. La conferma di una compensazione economica, però, arriva dallo stesso team Evasi0n, tra le righe del loro comunicato sul sito ufficiale:
«Sì, abbiamo beneficiato finanziariamente del nostro lavoro, così come molti altri nella comunità del jailbreak inclusi gli sviluppatori di tweak, i proprietari di repository e via dicendo. Ogni nostro jailbreak sarà gratuito per gli utenti ma crediamo di avere il diritto di essere compensati in modo etico, come qualsiasi altro sviluppatore.
@cBekrar true. And we stopped as early as we saw that TaiG didn't respect the agreement on no piracy.
— pod2g (@pod2g) December 23, 2013
Non è dato sapere da dove sia emersa la cifra di un milione di dollari, considerato come gli stessi developer non ne facciano menzione, ma su Twitter si tratta di un dato che sta rimbalzando da una parte all’altra del microblogging. Nel frattempo, Evasi0n spiega di aver stretto accordi, e di aver ricevuto rassicurazioni, sull’eliminazione di ogni software pirata dall’ambiente d’acquisto virtuale targato Taig. E non è tutto, perché momentaneamente l’installazione automatica pare sia stata rimossa in attesa di ulteriori sviluppi. Rimane senza risposta, però, la domanda insistente degli utenti: è il caso di effettuare il jailbreak o è forse meglio aspettare?