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iPhone low cost potrebbe ridurre sensibilmente il market share statunitense di Samsung, in soli 12 mesi. È questa la previsione della società d’analisi J.P. Morgan, anche qualora il melafonino entry level di Cupertino fosse reso disponibile a una soglia di prezzo più alta rispetto a quelle del concorrente sudcoreano. L’ormai acerrimo nemico della Mela deve correre ai ripari?
Così come riporta John Paczkowski di All Thing D, tutti i lanci di prodotti entry/medium-level di Apple hanno riscosso grandissimo successo, nonostante le ipotesi funeste delle società d’analisi.
Appare evidente, di conseguenza, come non sia il prezzo a frenare gli acquisti da Apple, piuttosto la differenza qualitativa tra i prodotti a marchio Mela e quelli della concorrenza. A parità di settore – si veda proprio il confronto tra iPad Mini e gli altri tablet da 7 pollici – gli utenti percepiscono una maggiore qualità in Apple e sono disposti a pagare cifre più alte per ottenere una piacevolezza d’uso evidentemente assente altrove. Così potrebbe succedere anche per il confronto con
«Al momento Samsung domina questo segmento (200-500 dollari di prezzo) con più del 35% del market share. Crediamo che Apple possa raggiungere il 20-25% di questo mercato nei prossimi 12 mesi, pur non avendo ora market share, qualora presentasse un prodotto sottoprezzo a 350-400 dollari.»
In altre parole, Samsung rischia di vedersi sottratta una parte consistente del proprio business statunitense. E tutto questo solamente perché gli utenti credono che Apple, anche nei dispositivi da medio prezzo, sia qualitativamente migliore di tutti i suoi concorrenti. Non resta che attendere la fine del 2014, per verificare se questa predizione si sarà avverata.