Al CES 2014 fra i tanti protagonisti ci sono loro, gli smartwatch. Dominati dal leader di settore Pebble, pronto ora alla seconda versione in metallo, sono molti i produttori mondiali che hanno deciso di salire sul vagone dell’orologio intelligente. Apple invece continua a temporeggiare: rischia di arrivare troppo tardi, quando il mercato sarà troppo saturato?
Di iWatch si parla ormai da tempo, ma di conferme effettive non se ne sono palesate all’orizzonte. Il device sarebbe in produzione, ma ciclicamente arrivano notizie di ritardi per problemi di fabbricazione: prima la scocca non sufficientemente rifinita rispetto agli standard qualitativi di Apple, poi la batteria e infine i dubbi irrisolti sulle dimensioni dello schermo. E nel frattempo gli altri produttori passano all’attacco: l’originale Pebble continua a dominare le scelte degli utenti grazie alla community di sviluppatori e allo schermo e-Ink che ne permette una facile lettura anche all’aperto, Qualcomm rincorre e così anche Sony. Certo, vi sono anche degli inciampi di percorso eccellenti – come il Gear di Samsung mai totalmente apprezzato dal pubblico – ma il mercato continua a muoversi rapidamente. Apple non rischia di subire un gap temporale incolmabile?
Da un punto di vista puramente teorico, sì: Apple rischia di entrare in un settore che rapidamente si avvierà alla saturazione. Ed è probabile che una fetta del suo bacino d’utenza abbia già acquistato un orologio intelligente, magari da uno dei più accesi concorrenti, sebbene Cupertino possa sempre contare sul marchio e su quell’effetto “fedeltà” che solo i suoi clienti sanno garantire. Ma vi è anche un’analisi opposta da fare: i competitor corrono perché forse di iWatch hanno paura, starebbero semplicemente mettendo le mani avanti prima di cadere.
Si ricorderà di certo quando i rumor dell’imminente lancio di una iTV ha fatto letteralmente impazzire i produttori di televisori, tanto che nel giro di pochi mesi sono state lanciate le più singolari SmartTV, alcune delle quali anche decisamente dozzinali. Eppure di una iTV, a oltre due anni di distanza, ancora non se n’è vista l’ombra. Questo perché – almeno stando alle indiscrezioni – Apple avrebbe fra le mani un progetto rivoluzionario per l’intera industria, qualcosa a cui la concorrenza non ha mai pensato, e quindi si può concedere il lusso di attendere. E se fosse lo stesso anche con iWatch? È noto come Apple si stia fortemente orientando sulla biometria, forse sarà questa la chiave di lettura dell’orologio. Ma se la Mela avesse trovato un fattore chiave, un’innovazione non ancora raggiunta dagli avversari, quanto ci impiegherebbe a conquistare fette ingenti del market share in un settore anche affollato?